Usare i dati satellitari per stimare i tassi di crescita delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, una misurazione fondamentale per comprendere i cambiamenti climatici. Ciò è possibile grazie a un nuovo metodo che migliora le stime dell’aumento della Co2, combinando l’approccio standard del Noaa con i dati provenienti dallo Spazio.
Questa nuova metodologia è illustrata nell’articolo dal titolo “Toward low-latency estimation of atmospheric Co2 growth rates using satellite observations: evaluating sampling errors of satellite and in situ observing approaches” pubblicato su Agu (Advancing Earth and Space Science) e con Sudhanshu Pandey come primo autore.
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Metodo standard
Le stime della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), basate su osservazioni oceano-superficie-aria, sono lo standard in ambito scientifico e politico. Tuttavia, il metodo Nota non fornisce valutazione su scala temporale e l’errore di campionamento atmosferico delle stime annuali è sconosciuto.
Satelliti cruciali
Un nuovo metodo chiamato Growth Rate from Satellite Observations (Greso) migliora le previsioni del tasso di crescita. I satelliti coprono una parte maggiore dell’atmosfera e possono migliorare i calcoli del Noaa. I dati satellitari hanno errori di campionamento inferiori e possono fornire un vantaggio per il computo del tasso di crescita su scala temporale.
Su scala annuale e quinquennale, le stime Noaa sono molto affidabili grazie alla persistenza dell’anidride carbonica nell’atmosfera. Insieme, i metodi di crescita Noaa e quelli basati sui satelliti possono informarci meglio sul ciclo globale del carbonio.