“La space economy è il futuro delle nostre imprese”. Non ha dubbi il ministro Adolfo Urso. E, presentando ai distretti i contenuti della nuova legge nazionale sullo Spazio, ha sottolineato che “l’Italia sarà all’avanguardia” in Europa.
Nella cornice di Palazzo Piacentini si è svolta la riunione dei Distretti regionali tecnologici aerospaziali. All’incontro hanno partecipato, oltre al ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso; il consigliere militare presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e segretario del Comitato interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla ricerca aerospaziale, Franco Federici; il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Teodoro Valente; il presidente del Ctna (Cluster tecnologico nazionale aerospazio), Cristina Leone; il direttore centrale per l’internazionalizzazione economica del ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Fabrizio Lobasso; il coordinatore dei distretti tecnologici aerospaziali, Luigi Carrino, e le autorità competenti per i settori aeronautico e aerospaziale, oltre alle principali aziende del settore.
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Legge sullo Spazio, le linee guida
Lo scopo della riunione, coordinata dal Ctna, è stato quello di avviare un dialogo nazionale permanente tra i distretti tecnologici nazionali e gli attori istituzionali e industriali sulle priorità e opportunità di sviluppo del settore spaziale e aeronautico, in vista delle rilevanti sfide tecnologiche e operative alle porte. Nel corso dell’incontro Giulio Veltri, capo dell’Ufficio legislativo del Mimit, ha illustrato le linee guida della prima legge organica sullo Spazio, già prevista come collegato alla legge di Bilancio, che sarà portata in Consiglio dei ministri nelle prossime settimane.
Urso: “Stabilirà le autorizzazione delle attività spaziali per i privati”
“Sarà una legge importante alla luce dell’evoluzione globale del comparto, caratterizzata dal crescente ruolo degli operatori privati – ha spiegato il ministro Urso -. Questa legge regolamenterà non solo una serie di punti importanti, come la responsabilità da danni causati da incidenti in orbita, ma stabilirà anche il sistema di autorizzazioni delle attività spaziali per gli operatori privati, prevedendo i requisiti di capacità tecnica e professionale e una valutazione preventiva del rischio connesso all’attività autorizzata, che si affiancherà a un sistema di vigilanza continua delle attività spaziali nazionali. Ulteriori aspetti riguardano le misure da mettere in atto per consentire uno sviluppo del comparto industriale, delle attività di ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica. Con questa legge l’Italia si pone all’avanguardia in vista del varo europeo di un regolamento in materia”.
Durante la riunione, rappresentanti di Sace, Cdp Invitalia e del Mimit hanno illustrato anche alle aziende della filiera gli strumenti finanziari a supporto del settore aerospaziale, con focus particolare sulle pmi.
Il ministro: “Fondi per 7,3 miliardi alla filiera entro il 2026”
“Il comparto aerospaziale rappresenta un’eccellenza nel nostro Paese – ha evidenziato il ministro Urso -. Le risorse finanziarie messe a disposizione per la filiera, che raggiungeranno circa 7.3 miliardi di euro entro il 2026 inclusi contributi a Esa, Asi, fondi Pnrr e fondi europei, dimostrano l’inequivocabile attenzione che il Governo ha verso una realtà, destinata ad assumere sempre maggiore rilevanza nell’economia nazionale. Anche il settore aeronautico rappresenta una fonte di crescita, innovazione e occupazione per l’intero Sistema Paese. Il Mimit è pronto a sostenere le nostre imprese con investimenti e finanziamenti pubblici per favorire la loro partecipazione a programmi e iniziative internazionali. Sono convinto che bisogna investire sempre di più sulla space economy, che rappresenta la nuova frontiera dell’industria italiana e può diventare pilastro per lo sviluppo del Paese”.