Officina Stellare, società vicentina leader nella progettazione e produzione di strumentazione opto-meccanica nei settori dell’aerospazio e della Difesa, ha siglato un nuovo contratto con Leonardo per la fornitura di quattro ulteriori sistemi ottici per strumenti iperspettrali a media risoluzione che saranno installati sulla piattaforma Platino4, a completamento della costellazione satellitare italiana Iride, uno tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei di osservazione della Terra.
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Contratto di 12 mesi
L’accordo stipulato ha una durata di 12 mesi e un valore complessivo di circa 1,6 milioni, e prevede, oltre alla realizzazione dei payload ottici a media risoluzione, importanti attività di ingegneria per la qualifica di alcuni processi critici di integrazione.
“Questa commessa – dice Carlo Spezzapria, amministratore delegato di Officina Stellare – ci vede nuovamente al fianco di Leonardo in uno dei progetti più innovativi in ambito spaziale, con ruolo chiave nella fornitura di sistemi ad elevata prestazione destinati ad una costellazione unica nel suo genere quale Iride”.
La costellazione Iride
La “costellazione di costellazioni” Iride, realizzata su iniziativa del governo italiano grazie alle risorse del Pnrr, sarà completata entro il 2026, sotto la gestione dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e con il supporto dell’Agenzia spaziale italiana (Asi).
Tecnologie all’avanguardia
Il progetto rappresenta un sistema end-to-end unico nel suo genere, basato su una serie di strumenti e tecnologie di rilevamento diverse. In particolare, le sotto costellazioni di Iride prevedono payload operativi con varie risoluzioni spaziali sensibili a diverse bande dello spettro elettromagnetico, spaziando dall’imaging radar a microonde all’imaging ottico, sia in modalità multispettrale che iperspettrale, e coprendo uno spettro di lunghezze d’onda che si spingono dal visuale fino all’infrarosso termico. In questo ambito le moderne piattaforme satellitari multi-missione, come la Platino, giocano un ruolo particolarmente importante.
Una delle sue caratteristiche è quella di imbarcare tecnologie per una loro dimostrazione in orbita sfruttando opportunità di lancio a basso costo, ma anche abilitare nuovi concetti di missione, ad integrazione di quelle basate su satelliti ‘tradizionali’ di maggiore dimensione.