“L’Italia è una potenza spaziale di tradizione consolidata in grado di presidiare tutti i domini spaziali”, dall’osservazione della Terra all’esplorazione dell’universo. Il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Teodoro Valente, intervenendo al simposio “Più Spazio per tutti!” di Fondazione Roma, ha acceso i riflettori sul ruolo di leadership del nostro Paese in un settore strategico come lo Spazio.
“Siamo fortemente impegnati su programmi sia di carattere tecnologico e sia scientifico. Siamo il terzo paese contributore Esa (Agenzia spaziale europea, ndr), quasi alla pari con la Francia, quindi secondi”, ha aggiunto Valente, sottolineando che per lo sviluppo del comparto “è fondamentale a mio avviso mettere a terra tutte le iniziative previste dal Pnrr”.
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Space economy da mille miliardi
Nel corso del simposio è inoltre emerso che si stima che entro il 2030, la nuova economia dello spazio raggiunga un valore mondiale di circa mille miliardi di dollari. In questo scenario, le entità pubbliche sono chiamate a mantenere e incrementare gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, nonché a sostenere attivamente l’industria spaziale, facilitando le operazioni delle imprese e potenziando le infrastrutture. In Italia, con circa 400 aziende e 10.000 addetti, si parla già di un impegno senza precedenti nel settore spaziale, grazie alle risorse allocate anche dal Pnrr. Entro il 2026, gli investimenti italiani nella Space economy potrebbero raggiungere i 7,3 miliardi di euro. E anche i dati sul settore nel Lazio raccontano di una filiera più che solida.
Pnrr per lo Spazio
I progetti resi possibili dal Pnrr potranno ulteriormente rafforzare questo ruolo dell’Italia, ha spiegato ancora Valente, riferendosi in particolare al potenziamento del Centro di Geodesia Spaziale di Matera: “Qui è prevista, per esempio, la realizzazione di un telescopio dedicato al controllo dei detriti spaziali, comprese le osservazioni di relitti in caduta incontrollata”. Così come del controllo di asteroidi vicini alla Terra ed è attesa anche la realizzazione del Matera Lab, un insieme di centri di ricerca e operatori di servizi nell’area del Mediterraneo.
Ai fondi del Pnrr è legata anche la realizzazione della costellazione di satellite Iride per l’osservazione della Terra: “Consentirà di mantenere l’eccellenza delle attività italiane in questo settore, con servizi di monitoraggio ambientale e del territorio”, ha affermato il presidente dell’Asi.
Un milione di euro per le startup
Durante l’evento “Più Spazio per tutti!”, il presidente di Fondazione Roma, Franco Parasassi, ha annunciato la decisione di investire un milione di euro in un fondo di venture capital che supporti in maniera significativa le startup che lavorano nel campo della space economy “Vogliamo promuovere un dialogo con altri soggetti pronti a seguire questo esempio e chiamare a raccolta tutti quelli che puntano ad investire in aziende giovani della space economy. Un settore – ha detto Parasassi – che è una vera e propria eccellenza del Made in Italy, con prospettive di sviluppo notevoli sia dal punto di vista economico che delle competenze”.