La rivoluzione dell’agricoltura 5.0 è cominciata. Il satellite Sentinel 2 del programma Copernicus dell’Agenzia spaziale europea è impiegato anche per monitorare e migliorare le produzioni vitivinicole. Si tratta di un modello d’impresa caratterizzato dalla cooperazione uomo-macchina.
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140 ettari di vigne
In Basilicata i vigneti dell’Aglianico del Vulture dei 350 soci di Cantina di Venosa, tra le più importanti del sud Italia e fra le 15 aziende top in Europa con certificazione Equalitas Eee (equità, economicità, ecologia), sono monitorati costantemente dall’occhio del satellite per raccogliere un flusso continuo di dati sulle condizioni meteo e agronomiche di 140 ettari di vigne, rilevando dati sensibili per la qualità dell’uva e poi dei vini.
Gestione del vigneto
La crescita delle viti, le condizioni di eventuale stress idrico, la corretta gestione del vigneto, l’efficienza gestionale sono dati fondamentali per assicurare la perfetta crescita dei grappoli e utili per la costruzione di una banca dati storica in grado di affinare la conoscenza. L’obiettivo principale: perfezionare la gestione agronomica del vigneto con attenzione alla sostenibilità e all’ambiente.
Monitoraggio settimanale
Ogni settimana il satellite scatta una fotografia ad alta risoluzione ed elabora una mappatura cromatica graduata ad alta precisione dei 140 ettari, parcella per parcella, dal verde (segnale positivo) al rosso (allarme) – con diverse “sfumature” – che viene prontamente interpretata dall’enologo e dall’agronomo di Cantina di Venosa per valutare se, come e dove intervenire. Per esempio: per fare l’irrigazione di soccorso; per un eventuale diradamento dei grappoli a sostegno della qualità; per trattamenti mirati sulle vigne, come lotta alla tignoletta, un dannoso lepidottero. Ma anche per controllare la corretta conduzione degli appezzamenti vitati da parte dei soci ed eventualmente formarli e aggiornarli per ottimizzare la gestione delle vigne.