I satelliti, con i loro dati di osservazione della Terra, sono una risorsa utile e preziosa per la pianificazione urbana, per rendere le città più vivibili e progettare le future smart city. Per perseguire l’Obiettivo 11 di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che consiste nel rendere le città sicure, resilienti e sostenibili, il progetto Udene sta sviluppando una piattaforma che fornirà proiezioni basate su scenari utilizzando i dati Copernicus integrati da dati di telerilevamento e dati locali.
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Supporto di Euspa e Horizon Europe
Con il progetto Udene, sostenuto dall’Euspa e finanziato da Horizon Europe, i dati di osservazione della Terra provenienti dai satelliti Copernicus e da fonti locali hanno il potenziale per consentire un processo decisionale basato su elementi concreti per lo sviluppo urbano. Un fattore, quest’ultimo, sempre più importante, considerato che in Europa il 70% e in Nord America il 78% della popolazione abita in città, mentre nei Paesi emergenti lo sviluppo urbano avviene senza una precisa pianificazione.
Partnership internazionale
“La ricchezza di dati di osservazione della Terra in formato cubo veloce e accessibile offre un grande spazio di ricerca per esplorare esperimenti naturali e sfruttare il valore aggiunto dell’analisi causale”, afferma Ali Türker, digital transformation leader di Weglobal e coordinatore del progetto Udene, il quale riunisce partner provenienti da Francia, Italia, Serbia, Slovenia, Tunisia e Turchia. Insieme, questo team internazionale condurrà attività come l’acquisizione di dati e la creazione di partenariati, il tutto facilitato da bandi aperti per il sostegno finanziario a terzi.
Laboratorio virtuale
Tutti i risultati del progetto saranno integrati in una piattaforma di laboratorio virtuale, che metterà in contatto gli utenti con i prodotti, i processi e i servizi di osservazione della terra esistenti. “Vogliamo fornire un luogo in cui i visionari urbani, i pianificatori e gli sviluppatori dei nostri Paesi partner possano utilizzare i dati derivati da Copernicus per verificare l’impatto specifico delle loro idee attraverso esperimenti naturali avvenuti in un altro luogo e/o in un altro momento”, spiega ancora Türker.
Tre casi d’uso, tre città
Il laboratorio virtuale sarà validato attraverso tre casi d’uso. A Istanbul, in Turchia, un caso si concentrerà sull’impatto che i quartieri di grattacieli hanno sulla preparazione ai terremoti e/o sulla valutazione dei danni e delle perdite. A Tunisi, in Tunisia, il progetto mira a classificare le zone climatiche locali e a coinvolgere i cittadini nel processo di raccolta dei dati per valutare come gli spazi verdi possano contribuire a ridurre le isole di calore urbane. Il terzo caso, che si svolgerà a Novi Sad, in Serbia, sfrutterà le metriche del traffico locale per analizzare gli effetti della costruzione di una tangenziale sulla congestione e sulla qualità dell’aria.
“Siamo fiduciosi che il nostro approccio allo sviluppo urbano basato su dati concreti integrerà i prodotti e i servizi di osservazione della Terra esistenti – conclude Türker -. Così facendo, Udene amplierà anche l’eccellenza europea nell’uso della tecnologia di osservazione della Terra per applicazioni di sviluppo urbano che hanno un elevato impatto economico e sociale”.