Stop in anticipo alla missione di Odysseus, il lander lunare privato statunitense, che è un atterrato vicino al polo sud della Luna. Intuitive Machines, la società di Houston che ha costruito e fatto volare la navicella, ha dichiarato che continuerà a raccogliere dati fino a quando la luce del sole non illuminerà più i pannelli solari. In base alla posizione della Terra e della Luna, i tecnici prevedono che ciò avverrà due o tre giorni prima rispetto alla settimana che la Nasa aveva previsto.
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Problemi durante l’allunaggio
Odysseus è il primo veicolo spaziale statunitense ad atterrare sulla Luna in più di 50 anni, trasportando esperimenti per l’Agenzia spaziale americana. Ma giovedì 22 febbraio, il giorno dello sbarco sulla superficie lunare, è atterrato troppo velocemente e il piede di una delle sue sei gambe si è impigliato al suolo, facendolo cadere di lato. In base alle foto scattate dal Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro) della Nasa, Odysseus è atterrato a circa un miglio (1,5 chilometri) dal bersaglio previsto, vicino al cratere Malapert A, a soli 185 miglia (300 chilometri) dal polo sud della Luna.
Comunicazioni difficoltose
Le foto del Lro da un’altezza di 90 chilometri sono le uniche che mostrano il lander sulla superficie, ma come poco più di una macchia nelle immagini sgranate. Invece di atterrare in posizione verticale, l’Odysseus di 4,3 metri è caduto su un fianco, ostacolando le comunicazioni con la Terra.
Secondo la Nasa, il lander è finito in un piccolo cratere degradato con una pendenza di 12 gradi. Si tratta del punto più vicino al polo sud mai raggiunto da un veicolo spaziale, un’area di interesse a causa del sospetto di acqua ghiacciata nei crateri permanentemente in ombra. La Nasa, che prevede di far atterrare degli astronauti in questa regione nei prossimi anni, ha pagato a Intuitive Machines 118 milioni di dollari per consegnare sei esperimenti sulla superficie.
Gli scatti di Odysseus
Intanto dalla Luna sono arrivate le prime immagini riprese dal lander americano Odysseus durante l’allunaggio dello scorso 22 febbraio. Una prima immagine mostra ad ampio campo visivo il cratere lunare Schomberger situato a circa 200 chilometri dal sito di atterraggio previsto, ripreso da un’altezza di 10 chilometri. Un’altra immagine più nitida è stata invece ripresa circa 35 secondi dopo il ribaltamento del lander, che ora si trova piegato su un lato.
Buone notizie dal lander giapponese Slim
Nel frattempo, arrivano buone notizie anche dal lander giapponese Slim, atterrato sulla Luna lo scorso 19 gennaio. Contro ogni previsione, il veicolo è sopravvissuto alle gelide temperature della notte lunare e si è risvegliato, ristabilendo le comunicazioni domenica. Lo rende noto l’agenzia spaziale giapponese Jaxa sul social “X”. Il team della missione si sta ora preparando a condurre osservazioni con la fotocamera spettroscopica multibanda per studiare la composizione del suolo lunare entro il 29 febbraio, quando si concluderà il giorno lunare.