Budget record per l’Esa nel 2024. L’Agenzia spaziale europea avrà a disposizione fondi per 7,8 miliardi di euro nei prossimi 12 mesi. Una cifra senza precedenti nella storia dell’ente. Il 10% in più rispetto al 2023. A Parigi, durante la conferenza stampa per presentare il programma delle attività di quest’anno, il direttore generale Josef Aschbacher ha detto che il 2024 sarà “molto intenso” per l’Esa, così come “il 2023 è stato molto duro e pieno di attività, ma è stato affrontato grazie a una buona cooperazione”.
Il numero uno dell’Agenzia spaziale, inoltre, ha evidenziato che l’Italia (con 881.2 milioni di euro, pari al 16,9% del totale) è uno dei tre maggiori contributori dell’Esa, insieme a Germania (1171.6 milioni di euro pari al 22,4%) e Francia (1048.4 milioni, pari al 20,1%).
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Osservazione della Terra da 2,3 miliardi
Nel budget dell’Esa per il 2024 il settore dell’osservazione della Terra raccoglie la maggior parte dei fondi con oltre 2,3 miliardi di euro pari al 30,5% del totale. Dai grafici illustrati da Aschbacher emerge che al secondo posto per investimenti c’è la navigazione spaziale con un miliardo e 51 milioni di euro (13,5%), poi il trasporto spaziale con un miliardo e 32 milioni di euro (13,3%) e l’esplorazione umana e robotica con 873.8 milioni di euro (11.2%). E ancora: per connettività e comunicazione sicura (525.7 milioni euro, il 6.8%), i programmi scientifici (632 milioni, 8.1%), i fondi per gli accordi di cooperazione con gli Stati europei ( (5.9 milioni pari allo 0,1%). Previsti anche finanziamenti per sicurezza spaziale, tecnologie di supporto e attività di base.
1.500 contratti con aziende e atenei
Con il budget 2024, l’Esa potrà firmare 1.500 contratti con aziende e università, destinare 60 milioni di investimenti per la crescita della space economy, finanziare nuove missioni di esplorazione e la preparazione di altri 40 satelliti, che nel tempo potranno aggiungersi ai 27 oggi operativi.
Debutto di Ariane 6
Il 2024 sarà l’anno dei lanciatori, con il debutto dell’Ariane 6 previsto fra giugno e luglio e il ritorno al volo di Vega C, a fine anno: due tappe cruciali per garantire all’Europa un accesso autonomo allo Spazio. “Continueremo a lavorare – ha affermato – anche sui temi del clima e all’accelerazione dei programmi per un futuro verde è dedicato lo Space Summit di giugno in Germania”.
Calendario delle missioni
Novità anche sugli astronauti, con 5 nuove carriere in preparazione e voli in programma anche con aziende private, come Axiom. Alla missione Ax-3 in partenza il 17 gennaio partecipa infatti Marcus Wandt, il primo della nuova generazione di astronauti dell’Esa. In febbraio rientrerà a Terra dell’attuale comandante della Stazione Spaziale Andreas Mogensen, dopo una missione di 6 mesi, in marzo sarà la volta della piattaforma per le comunicazioni Triton-X e in maggio è atteso il lancio del satellite HeathCare. Giugno si annuncia intenso, con il lancio dei satelliti Artic Weather e con il Ф-sat-1, che per la prima volta utilizzerà l’intelligenza artificiale per velocizzare la selezione delle immagini.
Luna Facility a settembre
Sempre in estate è previsto il lancio di Proba-3, in settembre si prevede di inaugurare la Luna Facility, la struttura che riproduce il suolo lunare, presso il centro per l’addestramento degli astronauti a Colonia, e in ottobre sarà la volta della missione Hera per la difesa planetaria.
Entro l’anno, infine, è previsto il lancio di altri due satelliti del sistema di navigazione satellitare Galileo e dei satelliti Sentinel 1C e Sentinel 2C, entrambi del programma Copernicus.
Programma Artemis
Il direttore generale dell’Esa ha garantito che “avremo astronauti europei sulla Luna, come prevede l’accordo con la Nasa”. “Non arriveranno sul suolo lunare, ma voleranno sulla stazione spaziale Gateway nell’orbita lunare”, ha precisato, riferendosi alla missione Artemis 4, che non ha subito rinvii e che è confermata dalla Nasa per il 2028.