ECOSOSTENIBILITÀ

Tecnologie satellitari a salvaguardia delle risorse marine: il progetto di Axitea

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Grazie a sensori Gps avanzati, intelligenza artificiale e strumenti di analisi innovativi, l’Area Marina Protetta delle Isole Ciclopi può analizzare i flussi di pesca e programmare la protezione delle specie presenti. È la prima iniziativa del suo genere in Italia

Pubblicato il 22 Nov 2023

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Salvaguardare le risorse marine e ottimizzare i flussi di pesca per uno sviluppo dell’economia locale a minor impatto ambientale grazie ai satelliti. Ecco quali sono i due obiettivi del progetto sviluppato da Axitea, società che fornisce soluzioni integrate di sicurezza fisica e digitale, con l’Area marina protetta (Amp) delle Isole Ciclopi, piccolo arcipelago della Sicilia. Si tratta del primo innovativo progetto realizzato in Italia di applicazione delle tecnologie satellitari per il monitoraggio e il controllo dei flussi marittimi giunto alla sua fase conclusiva.

Mappatura grazie ai satelliti

“Da tempo pensavamo a una mappatura delle risorse, attività propedeutica a ogni tipo di iniziativa tesa alla loro protezione, ma anche a un’ottimizzazione dei flussi di pesca”, spiega Riccardo Strada, direttore dell’Area marina protetta Isole Ciclopi. Poi il Ministero dell’Agricoltura ha invitato le Aree marine protette italiane a presentare progetti per la definizione di piani per la pesca sostenibile nell’ambito della programmazione europea Feamp. Aggiunge Strada: “Il progetto pensato nel suo disegno ottimale però non era stato mai avviato, principalmente per motivi di disponibilità di una tecnologia adeguata e prezzi gestibili, finché non abbiamo avuto l’opportunità di collaborare con Axitea”.

Sistema di sensori Gps

Axitea, azienda specializzata nelle tecnologie satellitari e di sicurezza con quartier generale a Milano e numerose filiali lungo la Penisola, ha messo a punto un sistema di sensori Gps che tengono traccia, in tempo reale e in modalità anonima, degli spostamenti delle barche che operano nell’area. 

La prima sperimentazione ha coinvolto una dozzina di barche e piccoli pescherecci che operano nell’Amp per monitorare i loro percorsi e i punti di sosta per la pesca, definiti dalle aree in cui la velocità di navigazione è compresa tra 0 e 15 km/h. 

I dati raccolti in questo modo vengono poi incrociati con quelli, rilevati in porto al ritorno, delle quantità e qualità di pesce effettivamente pescate, per creare un quadro quanto mai realistico della situazione delle risorse ittiche presenti nella zona.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale generativa

È la prima volta che la tecnologia satellitare è applicata in modo così granulare a un progetto di questo tipo, propedeutico a ogni possibile iniziativa tesa alla salvaguardia delle risorse ittiche, ma anche all’ottimizzazione delle attività di pesca, sia a livello di resa che di impatto ambientale. Inoltre, per sviluppare l’algoritmo utilizzato per l’elaborazione delle mappe di spostamento dei pescherecci Axitea si è avvalsa del supporto dell’intelligenza artificiale generativa.

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