L’Us Space Force (Ussf) ha chiesto ai propri dipendenti di sospendere l’uso di strumenti di intelligenza artificiale generativa basati sul web, come ChatGPT, a causa di problemi legati alla sicurezza dei dati.
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Sicurezza dei dati a rischio
Secondo quanto riferisce l’agenzia Reuters, una nota datata 29 settembre e indirizzata ai cosiddetti “Guardians”, il nome con cui la Space Force chiama i suoi addetti, proibisce al personale di utilizzare tali strumenti di intelligenza artificiale sui computer del governo, fino a quando non riceveranno l’approvazione formale da parte del Chief Technology and Innovation Office. Il divieto temporaneo è “dovuto ai rischi di aggregazione dei dati”.
L’uso dell’intelligenza artificiale generativa, alimentata da modelli linguistici di grandi dimensioni che ingeriscono enormi quantità di dati per apprendere, è esploso nell’ultimo anno, alla base di prodotti in continua evoluzione come ChatGpt di OpenAi, in grado di generare rapidamente contenuti come testo, immagini o video a partire da una semplice richiesta.
Divieto temporaneo di utilizzo
Lisa Costa, responsabile della tecnologia e dell’innovazione della Space Force, ha dichiarato nella nota che la tecnologia “rivoluzionerà senza dubbio la nostra forza lavoro e migliorerà la capacità del Guardians di operare con velocità”. Un portavoce dell’Air Force ha confermato il divieto temporaneo di utilizzare strumenti di Ai basati sul web, come riportato per la prima volta da Bloomberg.
Serve un uso responsabile e strategico
“È stata attuata una pausa strategica sull’uso dell’Ai generativa e dei modelli linguistici di grandi dimensioni all’interno della Us Space Force, mentre stabiliamo il percorso migliore per integrare queste capacità nei ruoli dei Guardians e nella missione dell’Ussf”, ha affermato in un comunicato la portavoce dell’Air Force Tanya Downsworth. “Si tratta di una misura temporanea per proteggere i dati del nostro servizio e dei Guardians”, ha aggiunto.
Costa ha concluso spiegando che il suo ufficio ha formato una task force per l’Ai generativa insieme ad altri uffici del Pentagono per riflettere su come utilizzare la tecnologia in modo “responsabile e strategico”.