A due anni dall’annuncio, la Città dell’Aerospazio di Torino entra nel vivo. La posa della prima pietra è prevista durante gli Aerospace e Defense Meetings di fine novembre. Lo ha annunciato la presidente del Distretto Aerospaziale Piemonte, Fulvia Quagliotti, durante il convegno per il centenario dell’industria aeronautica, organizzato questa mattina all’Unione Industriali. “Dovremmo partire almeno per il progetto dei laboratori appena prima degli Aerospace e Defense Meetings”, ha affermato.
Indice degli argomenti
Area da 1 milione di metri quadri
“È un’occasione incredibile per Torino di unire nel nostro territorio le principali aziende aerospaziali a livello mondiale – ha aggiunto Quagliotti -. Adesso noi metteremo insieme i progetti con le aziende che sono già sul territorio ma l’obiettivo è quello di essere attrattivi per tutta una serie di altre aziende. L’area è molto grande, parliamo di un milione di metri quadri compreso l’aeroporto e quindi c’è spazio per tutti. Speriamo di attrarre aziende internazionali. Non vogliamo chiuderci a riccio ma essere una vetrina per ospitare realtà da tutto il mondo”.
Piemonte patria dell’aerospazio
Cento anni di storia per un settore fatto in Piemonte da 350 aziende, oltre 22 mila addetti e 7 miliardi di euro di fatturato, secondo i numeri resi noti dall’Unione Industriali di Torino. Al convegno per il centenario dell’aeronautica militare e dell’industria aerospaziale Italiana, organizzato dall’associazione Amma (Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate), hanno partecipato alcune delle più importanti aziende attive nel settore.
In particolare, durante una tavola rotonda, si è parlato del passato, ma soprattutto del presente e delle prospettive di sviluppo dell’industria aerospaziale italiana. Al centro di questa crescita c’è in particolare la Città dell’Aerospazio che prenderà forma a partire dai prossimi mesi negli spazi di corso Marche a Torino.
Regione di riferimento europeo
Il Piemonte è una delle regioni di riferimento a livello europeo per quanto riguarda l’aerospazio perché possiede la capacità di ingegneria e tutto il dominio dell’esplorazione spaziale ha spiegato Stefano Serra, vicepresidente Unione Industriali Torino e presidente Amma. “I programmi del futuro dell’aerospazio – ha concluso – hanno bisogno di un luogo e la Città dell’aerospazio è proprio questo. Oggi Torino è all’avanguardia perché non c’è tecnologia futura che non abbia radici qui. Torino ha anche gli acceleratori di startup, ovvero menti fresche di giovani che hanno idee in grado di plasmare il futuro”.