Visitando il centro di ricerca spaziale Inpe di Brasilia, l’amministratore della Nasa, Bill Nelson, ha proposto al Brasile di estendere le partnership satellitari con gli Stati Uniti per aiutare a monitorare e prevenire la distruzione della foresta pluviale amazzonica.
Nelson ha affermato che la Nasa avrà un satellite il prossimo gennaio in grado di fornire persino immagini di ciò che sta accadendo sotto la chioma della foresta. Il satellite, ribattezzato Nisar, sarà lanciato in collaborazione con l’India.
“Sarà in grado di guardare attraverso la giungla in modo da poter vedere se qualcuno bruci il sottobosco, distruggendo i grandi alberi”, ha aggiunto.
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Il programma spaziale brasiliano
La ministra brasiliana della Scienza, Luciana Santos, ha mostrato a Nelson il quartier generale dell’Inpe e ha spiegato il programma spaziale del Brasile. L’Agenzia ha lanciato una serie di satelliti in collaborazione con la Cina dal 1999 per il monitoraggio agricolo e ambientale.
Il Brasile si affida alle immagini satellitari per sorvegliare l’Amazzonia, ma la copertura, spesso nuvolosa, è un ostacolo per avere immagini precise e tempestive.
L’incontro con Lula
Nelson, ex senatore degli Stati Uniti, ha incontrato a inizio settimana il presidente Luiz Inacio Lula da Silva a Brasilia: “Ho ringraziato il presidente per il suo continuo impegno per salvare la foresta pluviale amazzonica”, ha detto ai giornalisti dopo l’incontro.
Nelson ha ricordato che, quando volò nello Spazio 37 anni fa, volle vedere ad occhio nudo la distruzione della foresta pluviale dal finestrino della sua astronave.
Il viaggio in Sud America
I satelliti che la Nasa intende mettere in orbita all’inizio del prossimo anno aggiungeranno “estrema capacità di capire cosa stia succedendo” alla foresta pluviale, ha detto ancora da Brasilia. Dopo la tappa in Brasile, Nelson continuerà il suo viaggio in Sud America con visite in Argentina e Colombia.