LO STUDIO DEL PARLAMENTO UE

Trasformazione digitale, l’uso di Copernicus può accelerare roadmap

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L’uso di dati, applicazioni e servizi satellitari nelle industrie europee potrebbe portare alla creazione di nuovi segmenti di mercato. Il sistema determinante anche per il monitoraggio delle catene approvvigionamento

Pubblicato il 30 Mag 2023

Copernicus-Programme

La diffusione in tutta l’Ue del sistema di osservazione satellitare della Terra Copernicus “può contribuire a rafforzare la capacità di digitalizzazione dell’Ue e preparare la forza lavoro alla trasformazione digitale in corso”. 

È quanto rileva uno studio del centro ricerche del Parlamento europeo – dal titolo “A preparedness plan for Europe: addressing food, energy and technological security” (scaricalo qui) – e che è stato preceduto da analisi statistiche, relazioni, recensioni di articoli e discussioni di esperti sul potenziale per migliorare l’uso delle tecnologie satellitari, con particolare attenzione al programma europeo Copernicus. 

Un settore in espansione

In base a questo studio “si prevede che il ruolo crescente delle immagini satellitari in vari settori avrà un impatto significativo sul futuro delle società e delle economie”. L’espansione attesa del mercato va “da 350 miliardi di dollari a 2,7 trilioni di dollari nei prossimi tre decenni”. 

Nuovi segmenti di mercato

L’uso di dati, applicazioni e servizi di Copernicus nelle industrie dell’Ue “potrebbe portare alla creazione di segmenti di mercato nuovi e innovativi basati su servizi e risorse a valore aggiunto”.

Copernicus, continua il documento, può anche abilitare il processo di monitoraggio delle attività minerarie e garantire la conformità nelle catene di approvvigionamento europee ed estere. Lo sviluppo di applicazioni e la promozione dell’uso dei dati del programma in settori economici selezionati possono “contribuire all’approvvigionamento sicuro e sostenibile di risorse selezionate”, come sta già lentamente accadendo nell’approvvigionamento di risorse minerarie dal settore delle materie prime.

Resilienza della supply chain

Lo studio del centro ricerche del Parlamento europeo sostiene inoltre che “la sicurezza delle catene di approvvigionamento in quattro settori critici, cibo, energia, semiconduttori e comunicazioni satellitari, è attualmente a rischio” sulla scia della guerra della Russia contro l’Ucraina, i disastri naturali e i conflitti geopolitici. 

Per l’Unione europea “è quindi urgente intraprendere un’azione diretta per promuovere la resilienza delle catene di approvvigionamento in questi settori”.

Rapido sviluppo del mercato

Sempre stando a questo studio “ci sarà un rapido sviluppo del mercato delle applicazioni gratuite basate sui dati Copernicus, che aumenterà la portata dell’analisi autonoma dei dati satellitari da parte degli utenti finali”. In secondo luogo, “l’analisi multidimensionale dei dati forniti da Copernicus consentirà una gestione rispettosa dell’ambiente delle catene di approvvigionamento fornendo trasporti sicuri, trasporti ecologici e previsioni meteorologiche per il trasporto”. Terzo: “Di fronte alle crisi socio-politiche (guerre, migrazioni, crisi economiche), l’importanza dell’analisi dei dati di Copernicus aumenterà, fornendo l’ottimizzazione della supply chain”.

Le potenzialità della tecnologia satellitare – conclude lo studio – sono state analizzate principalmente in relazione all’obiettivo di livellare e contrastare gli effetti delle crisi: umanitarie, agricole ed economiche, soprattutto a fronte di interruzioni della filiera”.

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