Cambio ai vertici di Leonardo. Il governo Meloni ha nominato l’ex ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nuovo amministratore delegato dell’azienda (ex Finmeccanica) a partecipazione statale attiva nei settore aerospazio, difesa e sicurezza. Sostituisce Alessandro Profumo. Al posto invece di Luciano Carta, il nuovo presidente del gigante italiano è l’ex ambasciatore Stefano Pontecorvo. Novità anche nel consiglio d’amministrazione: siedono Elena Vasco, Enrica Giorgetti, Francesco Macrì, Trifone Altieri, Cristina Manara e Marcello Sala.
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Chi è Roberto Cingolani
Già ministro per l’Ambiente e la Transizione Ecologica nell’esecutivo guidato da Mario Draghi, ma con un piede dentro l’attuale governo di Giorgia Meloni – di cui è consigliere per l’energia – Cingolani è nato a Milano il 23 dicembre 1961 e si è laureato in fisica all’Università di Bari, dove ha conseguito anche il dottorato.
Per Cingolani si tratta di un ritorno a Leonardo, dodicesima impresa di difesa al mondo, di cui è stato responsabile dell’innovazione tecnologica fino al 2021, prima del suo ingresso nella compagine ministeriale.
Precedentemente, Cingolani è stato direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova dal 2015 al 2019 e membro del Consiglio di Amministrazione di Illycaffè dal 2019 al 2021. Ad aprile 2020 è nominato direttore non esecutivo nel Cda di Ferrari, ruolo da cui si dimette nel febbraio 2021 proprio per la nomina a Ministro.
In passato, Cingolani (dal 1988 al 1991) è membro dello staff della Società Max Planck di Stoccarda in Germania, sotto la direzione del premio Nobel per la fisica professor Klaus von Klitzing. Successivamente avrebbe dovuto trasferirsi in via definitiva in Giappone per lavorare presso l’Università imperiale di Tokyo, ma tornò in Italia a causa della morte del padre, il fisico Aldo Cingolani.
Dal 1991 al 1999 è prima ricercatore e poi professore associato di fisica generale presso il Dipartimento di scienza dei materiali dell’Università del Salento. Fra il 1997 e il 2000 è professore in visita presso l’Università di Tokyo, in Giappone e poi presso la Virginia Commonwealth University negli Stati Uniti. Dal 2000 al 2005 è stato professore ordinario di fisica generale presso la Facoltà d’Ingegneria dell’Università del Salento, dove ha fondato e diretto il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie di Lecce. Nel 2001 ha lavorato come perito per la Procura di Roma effettuando alcune perizie relative al caso Marta Russo e al caso Unabomber.
Chi è Stefano Pontecorvo
Nato a Bangkok, in Thailandia, il 17 febbraio del 1957, Stefano Pontecorvo, appena nominato presidente del consiglio d’amministrazione di Leonardo, vanta una lunga esperienza nelle relazioni internazionali e nelle diplomazie mondiali. È infatti entrato nella carriera diplomatica nel 1985. Dal 2013 al 2015 ha invece lavorato in qualità di consigliere diplomatico del ministro della Difesa italiano, operando su questioni politico-militari della Nato, incluso l’Afghanistan.
Tra i suoi precedenti incarichi figurano anche quello di vice capo missione presso le ambasciate d’Italia a Londra e Mosca. Pontecorvo come diplomatico con grande esperienza ha anche operato nelle regioni più calde, già ambasciatore d’Italia in Pakistan, dal giugno del 2020 è Senior civilian representative della Nato in Afghanistan su nomina del segretario generale dell’Organizzazione militare atlantica, Jens Stoltenberg.