La Cina ha mandato in orbita il satellite per comunicazioni Zhongxing-26, segnando la ripresa dei lanci spaziali dopo la pausa per il capodanno cinese.
Un razzo Long March 3B, alto 56 metri, con tre stadi e quattro booster, è decollato il 23 febbraio da Xichang, nel sud-ovest della Cina, inviando con successo il satellite Zhongxing-26 (ChinaSat-26) nell’orbita di trasferimento geosincrono (Gto).
La China Aerospace Science and Technology Corporation (Casc) ha confermato il successo del lancio.
Indice degli argomenti
Satellite da 100Gbps
Zhongxing-26 è basato sul bus satellitare Dfh-4E e utilizza propulsione chimica ed elettrica. È il primo satellite cinese che fornisce più di 100 gigabit al secondo (Gbps) ed è stato sviluppato dalla China Academy of Space Technology (Cast) di Casc.
La China Academy of Space Technology afferma che il satellite è dotato di 94 raggi utente in banda Ka, ossia 3,5 volte più potente dello Zhongxing-16 basato su Dongfanghong-3B, a 26 raggi e 20 Gbps, lanciato nel 2017.
Quel satellite ha fornito la connettività ai passeggeri imbarcati sui voli Airbus A320 della compagnia aerea cinese Sichuan Airlines, utilizzando le apparecchiature di connettività in volo di Viasat.
Più accesso alla banda ultralarga
L’operatore China Satcom descrive il satellite come un componente importante dell’infrastruttura spaziale nazionale, contribuendo a soddisfare le richieste nazionali di connettività.
Zhongxing-26 fornirà principalmente l’accesso alla banda larga sia per i terminali fissi che il trasporto navale in Cina e nelle aree circostanti. Il costo complessivo è stato di 2,3 miliardi di yuan (313 milioni di euro).
Previsti più di 60 lanci nel 2023
Il lancio è stato il primo in Cina dal gennaio 15, dopo che le attività spaziali sono state sospese per il capodanno cinese. È il quinto lancio della “Lunga Marcia” in questo anno solare, con la Casc che ha pianificato più di 60 lanci nel 2023. Diverse società commerciali cinesi prevedono di aggiungere 20 o più lanci al numero totale.