Starlink è la rete Internet satellitare più veloce ed in download è generalmente più veloce delle reti Internet terrestri a banda larga in almeno 8 paesi europei inoltre, anche se nel 2022 è risultata mediamente un po’ più lenta dell’anno precedente, mostra una ripresa nell’ultimo trimestre dell’anno. Queste sono le analisi compiute da Ookla che ha valutato le prestazioni dei servizi di rete satellitari di SpaceX e Sky Logic in tutto il mondo raffrontandole con quelle delle reti terrestri.
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Starlink più veloce in download
I dati confermano che Starlink è la rete di gran lunga più veloce in Europa con un download medio che va oltre 100 Mbps in 10 paesi su 15 nel Q4 2022 e arriva nel migliore dei casi a 157 Mbps in Giappone, dove il servizio di SpaceX è stato introdotto da poco. La concorrente Sky Logic solo in qualche caso supera i 50 Mbps e proprio in Italia si comporta meglio con 55,5 Mbps, quasi quanto la rete fissa (59,4 Mbps). Nel nostro paese Starlink viaggia a 101 Mbps, mentre il paese europeo dove va meglio è la Danimarca (148 Mps) dove però la rete fissa va ancora più veloce.
Il rallentamento nel 2022
Tale circostanza si verifica anche Francia, Olanda e Polonia. In generale, la velocità di Starlink sul nostro Continente è stata inferiore a quella del 2021: si va dal -4% della Francia fino al -56% della Polonia ed in questa forbice si sono Irlanda (-11%), Austria (-13%), Portogallo (-14%), Italia (-15%), Germania (-16%), Regno Unito (-19%), Olanda (-21%), Belgio (-28%). La Repubblica Ceca è il paese dove è più lento il download (65 Mbps). Andando in Oceania, Starlink è stata più veloce del 4% in Nuova Zelanda e più lenta del 24% in Australia.
Zone diverse, prestazioni diverse
Stupisce anche la differenza che si riscontra in altri mercati: a Tonga raggiunge solo 35 Mbps, ma sempre meglio dei nemmeno 20 Mbps della rete fissa. Qui la latenza ha tempi biblici rispetto alla media: 88,81 ms, ma è praticamente allineata alla Polonia (86,46 ms) e la maggior parte dei paesi europei sono intorno a 50-75 ms. I migliori sono la Svezia (12,34 ms) e l’Italia (23,46 ms). Non se la passano meglio in Oceania: la Nuova Zelanda ha fatto segnare 48,11 ms mentre l’Australia è addirittura a 65,52 ms, tempi che fanno storcere il naso agli utenti delle videoconferenze e agli appassionati di gaming.
Latenza, la differenza si sente
In Svezia un utente di rete fissa può contare su un ping di 12 ms, in Italia è di 26 ms comunque al di sotto del limite minimo ottimale fissato dall’AgCom in 30 ms mentre quella massima ammessa è di 80 ms, pari a quella che Starlink offre nel nostro paese. Il divario è prevedibile vista la distanza fisica, ma è comunque molto inferiore nel caso delle reti a bassa orbita come Starlink. Per quanto riguarda invece il caricamento (upload) offerto dalla rete di SpaceX le gerarchie si rovesciano e le prestazioni sono inferiori, in varia misura: la velocità superiore l’ha il Portogallo (quasi 21 Mbps) contro però gli oltre 82 Mbps della rete fissa.
Upload, le gerarchie si invertono
Gli altri sono nella fascia tra 10 e 20 Mbps ad eccezione di Polonia (meno di 10 Mbps) e Danimarca (8 Mbps) e l’unico caso in cui le prestazioni sono praticamente pari è quello di Malta: 20,40 Mbps di Starlink contro i 20.25 Mbps della rete fissa. In altri casi la differenza è abnorme, come per la Danimarca dove la rete fissa viaggia in upload a 103 Mbps. In Italia la differenza è molto meno marcata: 15,6 contro 19,2 Mbps. Assolutamente non competitive le prestazioni di Sky Logic: 4,3 Mbps e ben 715 ms di latenza, un tempo inaccettabile anche per il meno esigente degli utenti di banda larga.
Digital divide anche dal cielo
I nuovi risultati confermano che la velocità delle reti satellitari oscilla nel tempo e anche a seconda delle aree geografiche con differenze di rilievo anche per paesi confinanti, ma non è influenzata dall’aumento degli utenti. Starlink infatti ha superato il milione e da poco ha inviato in orbita i satelliti di seconda generazione incrementando il numero totale a quasi 3.600 unità. L’effetto sarà visibile nell’analisi alla fine del primo trimestre di quest’anno. Ma ancora più interessante sarà vedere quali saranno le prestazioni delle nuove costellazioni.
Un futuro tutto da misurare
Prima tra tutte è OneWeb, soprattutto quando inizierà l’integrazione operativa con Eutelsat, logica conseguenza di quella aziendale, e nel 2025 ci sarà il lancio del sistema seconda generazione. Ad aprile 2023 Viasat lancerà il Viasat-3 che offrirà una capacità di rete pari a 1 Tbps con una velocità di connessione di oltre 100 Mbps all’utente finale. Entro l’anno è in arrivo anche lo Jupiter 3 di HughesNet. Grande attesa c’è anche per la rete Kuiper di Amazon, che lancerà i primi due satelliti sperimentali entro l’anno, e per la Iris2 nella quale la Commissione Europea ha investito 2,4 miliardi di Euro. I primi satelliti in orbita arriveranno nel 2024, la piena operatività arriverà nel 2027.