“È essenziale che il governo adotti una politica che favorisca le Pmi. Non è tanto e solo una questione di finanziamenti, quanto più la necessità di una semplificazione delle procedure, di una riduzione del peso della burocrazia, di un allentamento delle garanzie richieste alle piccole e medie imprese che operano nella new space economy”. È l’appello lanciato da Silvano Casini, presidente dell’Asas, l’associazione per i servizi, le applicazioni e le tecnologie Ict per lo Spazio nata in seno a Confindustria nel 2004.
“Occorre rimuovere questa serie di ostacoli che non hanno motivo di esistere, che fiaccano e sottraggono tempo prezioso alle Pmi e alla loro crescita – ha aggiunto Casini -. Ci sono molti miglioramenti che si potrebbero fare per aiutare e sostenere le Pmi e sono tutti a zero costi per lo Stato. Inoltre, non va dimenticato che le piccole e medie imprese danno un contributo formidabile al Pil. Di conseguenza, le nostre Pmi meritano di avere gli stessi trattamenti delle colleghe europee”.
Indice degli argomenti
Aerospazio, la voce delle Pmi
L’invito del presidente Casini è arrivato a conclusione del webinar organizzato dall’Asas e dal titolo “Proposte di indirizzo per una strategia nazionale di posizionamento e sviluppo delle Pmi del settore spaziale”, guidato da Casini stesso e dal giornalista responsabile della redazione italiana di Euronews, Diego Malcangi, con il saluto anche del generale di Corpo d’Armata Franco Federici, consigliere militare della Presidenza del Consiglio.
Più collaborazione tra Pmi e Asi
Un evento che segue la pubblicazione del paper “Proposte di indirizzo per una politica industriale per le Pmi spaziali italiane”, messo a punto dall’Asas. Il webinar è stata l’occasione durante il quale alcune Pmi italiane hanno fatto sentire la loro voce e si sono confrontate sulle difficoltà e i problemi che quotidianamente affrontano nella sfida della competitività spaziale in un contesto europeo e globale. Un’iniziativa che ha visto anche l’intervento di Augusto Cramarossa, responsabile dell’Unità coordinamento area strategica dell’Asi (Agenzia spaziale italiana) che ha raccolto gli input degli imprenditori del settore aerospaziale. E, a questo proposito, il presidente Casini si è augurato che la collaborazione fra Pmi e Asi possa essere potenziata in futuro.
Occorre creare un ecosistema
Mentre il giornalista Malcangi ha sottolineato che le Pmi attive nel settore spaziale italiano godono di scarsa considerazione rispetto alle grandi aziende del comparto, pur essendo le più esposte alla crisi dell’economia e delle oscillazioni dei mercati, gli imprenditori si sono focalizzati sugli ostacoli con cui sono costretti a scontrarsi ogni giorno. Guido Arista, titolare e direttore della Elital dell’Aquila, che opera nel settore dell’aerospazio e della difesa, ha evidenziato la necessità di creare un ecosistema della space economy che superi il concetto di filiera, un passaggio fondamentale se l’industria spaziale italiana vuol essere ancor più competitiva in Europa. Secondo Arista, “le Pmi anzitutto non hanno bisogno di un supporto economico, piuttosto di un sostegno strategico da parte delle istituzioni e che esse siano parte integrante di una più ampia strategia nazionale di medio e lungo termine”. Così come ha sottolineato l’importanza della formazione per i giovani che cercano lavoro nel settore.
Velocità: fattore chiave per Pmi
La velocità è un fattore determinante per lo sviluppo del comparto aerospaziale. Al punto che sarebbe “meglio definirla fast space economy, talmente il settore corre ed è in rapida evoluzione”, ha affermato Davide Rossetti, strategic business consulting di Nurjana Tech di Elmas (Cagliari). Essenziale per le Pmi italiane è stringere alleanze con le aziende di pari dimensioni in Europa allo scopo di essere più competitive nel mondo. Così come il governo deve sensibilizzare e sponsorizzare maggiormente il ruolo delle Pmi e non soltanto quello delle grandi aziende del settore.