Il Copernicus Sentinel-4 è pronto per essere alloggiato all’interno del Meteosat Third Generation Sounder (Mtg-S), il primo satellite del sistema meteo di terza generazione che sarà lanciato nel corso della seconda parte dell’anno e fornirà informazioni mai così accurate sulla qualità dell’aria in Europa e dell’Emisfero Boreale.
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Due occhi su Europa e Africa
Realizzato dall’Esa, il Copernicus Sentinel-4 è uno strumento dotato di spettrometro per raggi ultravioletti, nella gamma visibile e quasi-infrarosso (Uvn) e di un sensore ad infrarossi grazie ai quali, dalla sua orbita geostazionaria equatoriale a 36.000 km di altitudine, fornirà su base oraria dati sulla presenza nella troposfera di gas inquinanti e climalteranti come diossido di azoto, ozono, diossido di zolfo, formaldeide e aerosol. I futuri Sentinel-5 e 5P saranno invece in bassa orbita e tracceranno anche monossido di carbonio e metano in strati inferiori dell’atmosfera.
Conduzione italiana
Il Copernicus Sentinel-4, del quale è project manager l’italiano Giorgio Bagnasco, sarà dunque un altro importante membro del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Cams) dell’Unione Europea e sarà la terza gamba di un sistema mondiale che include anche la missione statunitense Tempo (Tropospheric Emissions Monitoring of Pollution) e la sud coreana Gems (Geostationary Environment Monitoring Spectrometer). I suoi occhi, oltre che sull’Europa, saranno puntati anche sul Mediterraneo e sul Nordafrica.
Esa, Airbus e Ohb System
La strumentazione del Sentinel-4 sfrutta le esperienze della Sciamachy, che è stata installata sul satellite Envisat dell’Esa e della Tropomi che è stata invece applicata sul Sentinel 5P. Per svilupparla, l’Airbus e l’Esa hanno impiegato 12 anni e, dopo un’intensa fase di calibrazione presso i laboratori Rutherford Appleton Laboratory nel Regno Unito, è stata trasferita in Germania alla Ohb System che è il contraente principale per l’integrazione del satellite Mtg-S.
Eumetsat gestirà i dati
Una volta in orbita il Copernicus Sentinel-4 e l’Mtg-S saranno gestiti dall’Eumetsat (European Organisation for the Exploitation of Meteorological Satellites) che si occuperà di raccogliere i dati e distribuirli sia ai decisori sia agli scienziati. Quest’ultimi, avranno una quantità ancora maggiore di informazioni per condurre i loro studi mentre i primi potranno contare su elementi preziosi sulla salute pubblica e per gestire al meglio la sicurezza del traffico aereo.
Aspettando Ariane 6
Nel comunicato dell’Esa non si fa alcuna menzione dell’operatore e del lanciatore che, da programma, dovrebbero essere rispettivamente Arianespace e l’Ariane 6, ma tutto lascia pensare che si farà ricorso ad altro. Il lancio infatti del Sentinel-4 era previsto all’inizio del 2024, ma il programma è stato evidentemente accelerato per rinforzare la rete Copernicus che sta già soffrendo della falla creata dalla perdita dell’1B sofferta lo scorso dicembre.
Soluzioni d’emergenza
A questo scopo specifico penserà il nuovo 1C tra qualche mese, ma su entrambe le nuove unità pesano i problemi tecnici e evidenziati sia dal Vega-C sia dall’Ariane 6. Per sostituire quest’ultimo, Josef Ashbacher aveva annunciato che l’Esa avrebbe considerato l’utilizzo di altri operatori. Probabile a questo punto che questa opzione sia esaminata anche per alcuni dei lanci delle Sentinel previsti con l’Ariane 6 (Sentinel-4 compresa) e anche per quelli annunciati lo scorso novembre (1D, il 2C, il 3C e i CO2M-A e CO2M-B) che erano stati programmati con il Vega-C per i prossimi sei anni.