Con l’obiettivo di ampliare il raggio della connettività mobile e portare la copertura 4G nelle località più remote del Paese, Tim Brasil, società controllata da Telecom Italia, ha siglato un accordo di intenti (Memorandum of Understanding – MoU) con Ast SpaceMobile. La società statunitense è responsabile della costruzione della prima e unica rete mobile a banda larga con base nello Spazio e accessibile direttamente dai telefoni cellulari.
Indice degli argomenti
Servizi voce e dati in 4G
La proposta, la prima in Brasile, consentirà all’operatore di testare la tecnologia spaziale di Ast SpaceMobile per fornire servizi dati e voce in 4G nel grande Paese sudamericano. La rete consentirà la connettività ai utenti con diversi dispositivi mobili in quasi tutto il territorio nazionale, collegando gli smartphone direttamente alla rete satellitare Ast SpaceMobile in orbita terrestre bassa.
Nessuna modifica per i cellulari
La soluzione di Ast SpaceMobile è stata progettata per abilitare i dispositivi mobili online dove la copertura con le torri cellulari non esiste e senza richiedere alcuna modifica al dispositivo cellulare dell’utente, inclusi software, hardware o componenti aggiuntivi, comprese le antenne paraboliche. L’aspettativa è che i primi test tecnici siano effettuati da Tim nelle regioni nord e nordest del Brasile nella prima metà del 2023. Nello stesso periodo dovrebbero esserci le prime valutazioni della soluzione progettata da Ast Space Mobile.
Migliore qualità delle comunicazioni
Spiega Marco Di Costanzo, direttore sviluppo rete di Tim Brasil: “Siamo l’unico operatore a servire con copertura mobile tutti i comuni del Brasile. Tim rafforza il proprio impegno per ampliare la propria area di copertura e migliorare la qualità della comunicazione affinché i clienti possano usufruire dei servizi dati e voce ovunque nel Paese. L’accordo con Ast SpaceMobile si affianca alle importanti iniziative in corso per favorire una maggiore inclusione digitale, in quanto consentirà a Tim di portare il 4G in aree isolate, quartieri, borghi, strade, località e località turistiche oggi non servite da altri operatori”.