Sorvegliare dal cielo le aree urbane e le periferie per scovare discariche abusive e l’abbandono illegale di rifiuti grazie alle immagini catturate dagli occhi elettronici dei droni. E monitorare in tempo reale, per mezzo delle applicazioni basate sull’intelligenza artificiale, gli accumuli di spazzatura fuorilegge.
È quanto prevede l’accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele, nell’ambito del Bando industriale 2022, che sarà realizzato in collaborazione tra il Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) e l’Università di Bari per l’Italia, e High Lander Aviation e Sightec per Israele.
Il progetto sperimentale si presenta come un ulteriore sviluppo del Drone Living Lab di Bari e delle attività realizzate nel Grottaglie Airport Test Bed che hanno trovato evidenza anche nelle dimostrazione effettuate a novembre scorso durante il Drones Beyond alla Fiera del Levante.
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Un servizio innovativo ed efficace
“Il consolidamento della nostra collaborazione con i partners israeliani – dice il presidente del Dta della Puglia, Giuseppe Acierno – ci aiuta a stare vicino ai livelli più alti di innovazione e ci permette di rafforzare collaborazioni con un Paese che rappresenta l’eccellenza mondiale nel campo dei droni”.
L’obiettivo di quest’accordo Italia-Israele è quello di sviluppare e mettere a punto una soluzione e un servizio aereo innovativo eseguito con droni in grado di fornire agli operatori informazioni sulla localizzazione e la tipologia di accumuli.
Gli operatori avranno quindi uno strumento efficace ed efficiente per identificare puntualmente le aree a rischio, le dimensioni del fenomeno e per semplificare e accelerare le procedure di salvaguardia dei luoghi. Il progetto, quindi, presenta sia innovazioni in ambito aeronautico sia in ambito dei servizi per smart city.
Il nodo dei rifiuti smaltiti illegalmente
Il problema dei rifiuti abbandonati è oltremodo rilevante nelle aree urbane e periferiche. Le difficoltà che il progetto intende risolvere riguardano la lentezza e il costo dell’individuazione degli accumuli. L’individuazione è attualmente realizzata in alcuni luoghi tramite foto-trappole o, in generale, tramite ricognizioni effettuate da personale a terra.
L’uso dei droni permetterà di monitorare automaticamente in tempi molto più brevi e con costi molto minori ampie aree territoriali. L’uso dell’intelligenza artificiale, che sfrutta i dati raccolti con speciali sensori aviotrasportati, permetterà invece di individuare e riconoscere la tipologia degli accumuli rendendo più efficaci ed efficienti le operazioni di rimozione.
Bari, modello di Smart City
Il progetto continua nello sforzo di rafforzare ed internazionalizzare le conoscenze e le capacità che il Dta sta capitalizzando nella sperimentazione di servizi innovativi con droni (Innovative Aerial Services) per Bari Smart City e avvicina il sistema aerospaziale israeliano, tra i più avanzati e dinamici al mondo, a quello pugliese così da generare nuove opportunità per lo sviluppo di competenze e nuove forme di imprenditorialità.