Slitta ancora il lancio di Artemis 1: la Nasa riprogramma la messa in orbita al 16 novembre a causa della tempesta “Nicole”.
“L’adeguamento della data di lancio – ha spiegato la Nasa – consentirà ai dipendenti di soddisfare le esigenze delle proprie famiglie e fornirà tempo logistico sufficiente per tornare allo stato di lancio dopo la tempesta”.
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Dopo Ian ecco Nicole
Stavolta l’ospite meteorologico ha un nome femminile, si chiama Nicole e da tempesta tropicale sull’Oceano Atlantico, si è trasformata in uragano man mano che si è avvicinata alle coste della Florida.
Nasa, Us Space Force e National Hurricane Center monitorano la situazione continuamente ed è già pronta anche una nuova finestra, se anche il 16 novembre non si potesse procedere al lancio: il 19 novembre alle 1:45.
Il compito di Orion
Orion è destinata non al suolo lunare, ma a descrivere un’orbita cosiddetta distante retrograda, chiamata così perché viaggerà intorno alla Luna nella direzione opposta a quella descritta dal nostro satellite naturale intorno alla Terra. È un tipo di orbita che permette il miglior bilancio tra efficienza, sicurezza e possibilità operativa tanto da far avvicinare la Orion fino a 60 miglia (meno di 100 km) dalla superficie selenica.
L’occhio di ArgoMoon sull’Sls
Artemis beneficia di importanti contributi da parte dell’Europa e dell’Italia sin dalla prima missione, in particolare grazie a Leonardo e a Thales Alenia Space che hanno realizzato alcuni componenti dello European Service Module di Orion. Su Artemis 1, oltre a Orion, ci saranno anche 10 cubesat, tra cui ArgoMoon, realizzato dalla torinese Argotec e incaricato di riprendere tutte le procedure dell’Sls.
Articolo originariamente pubblicato il 10 Nov 2022