Il mercato globale dei simulatori Gnss è destinato a crescere in media del 9,3% su base annua fino al 2027 passando da un giro d’affari di 184 milioni di dollari a 287 milioni, grazie in particolare alla digitalizzazione di processi nel settore militare e della difesa. Lo prevede un ponderoso studio della MarketsandMarkets intitolato “GNSS Simulators Market – Global Forecast to 2027” che prende in esame questo specifico segmento del settore della geolocalizzazione e della Internet of Things.
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Simulatori di condizioni reali
I simulatori Gnss sono dispositivi che permettono di operare test sui ricevitori dei segnali simulando la presenza di una costellazione satellitare in contesti e scenari differenti riproducendo dunque le situazioni che il dispositivo, una volta disponibile commercialmente e in mano all’utente, deve affrontare, interferenze comprese. In questo modo viene provata, in sede di sviluppo, la capacità stessa del dispositivo di identificare correttamente i segnali provenienti dai satelliti fornendo all’utilizzatore la giusta posizione.
Un’italiana tra le aziende leader
Con la crescita del mercato dei dispositivi e dei campi di applicazione dei sistemi Gnss, accresciuta dalle reti 5G, crescerà dunque il business delle aziende che producono sistemi di simulazione e valutazione. Tra le aziende che operano in tutto il mondo, la ricerca cita anche l’italiana Qasqom, società con sede a Bassano del Grappa (VI). L’Europa recita un ruolo di primo piano, ma lo studio, come in altri casi, prevede che la crescita maggiore anche nel settore dei simulatori Gnss ci sarà in Asia, in particolare in Cina, Corea del Sud, Giappone e India.
Settori strategici e servizi al cittadino
Tale dinamica sarà guidata dai trend di vendita di dispositivi IoT e Gnss su quei mercati da parte dei singoli consumatori dell’elettronica di consumo, ma soprattutto delle aziende che agiscono nel campo militare e della Difesa, ma anche automobilistico, trasporti, marina, aerospazio e altro ancora. L’impulso decisivo viene dall’azione di promozione dei governi per migliorare i propri servizi al cittadino e per potenziare le proprie risorse che riguardano non solo settori strategici, ma anche la sicurezza e la protezione ambientale.
Dallo spazio uno stimolo alla crescita
Lo studio si articola su ben 266 pagine, contiene 42 figure e ben 342 tavole di dati che forniscono un quadro esaustivo di un business che riguarda il mercato b-2-b, ma si muove evidentemente in parallelo a quello che riguarda l’utilizzatore finale, al mercato dell’elettronica di consumo e all’attività di promozione delle infrastrutture spaziali da parte delle agenzie governative. Quest’ultime hanno investito e continuano ad investire nelle loro costellazioni Gnss stimolando, allo stesso tempo, una space economy che possa sfruttarle al massimo.