Lunedì 14 novembre è la nuova data di lancio prevista dalla Nasa per la missione Artemis 1, con il decollo del razzo Space Launch System (Sls) che trasporta la navicella spaziale Orion. È un test di volo senza equipaggio con l’obiettivo di inviare Orion intorno alla Luna, con a bordo 3 manichini, e farla ritornare sulla Terra allo scopo di eseguire una serie di esperimento prima dei voli con gli astronauti e l’allunaggio previsto per il 2025.
Dopo due tentativi falliti (il 29 agosto e il 3 settembre), a causa di una perdita di idrogeno, che hanno stoppato la missione, e dopo il rinvio del 27 settembre per l’uragano Ian abbattutosi sulla Florida che ha ulteriormente allungato i tempi, ora la Nasa punta a un nuovo decollo del razzo Sls e della navicella Orion per il 14 novembre: la finestra di lancio durerà di 69 minuti e si aprirà alle 12.07 ora di Cape Canaveral (le 18.07 ora italiana).
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Altre due date possibili il 16 e il 19 novembre
Ispezioni e analisi della settimana scorsa, sottolinea la Nasa, hanno confermato che è necessario un lavoro minimo per preparare il razzo e il veicolo spaziale da lanciare alla rampa di lancio 39B al Kennedy Space Center in Florida dopo che sono stati riportati nell’hangar di assemblaggio per proteggerli da eventuali danni provocati dall’uragano.
L’agenzia spaziale prevede di riportare il razzo sulla rampa di lancio già venerdì 4 novembre. Se il tentativo del 14 novembre andasse a buon fine, la durata della missione Artemis 1 sarà di circa 25 giorni e mezzo con un ammaraggio nell’Oceano Pacifico previsto per venerdì 9 dicembre.
La Nasa però ha fissato anche due date alternative: una per mercoledì 16 novembre all’1.04 della costa atlantica (le 7.04 in Italia), l’altra per sabato 19 novembre all’1.45 (7,45 ora italiana), entrambe le finestre di lancio saranno di due ore.
Nasa: perdita di carburante, guaio risolto
Gli ingegneri dell’Agenzia spaziale americana hanno assicurato che la perdita di carburante (idrogeno liquidito) che li ha costretti a cancellare l’ultimo conto alla rovescia tre ore prima del decollo è stata risolta. Inoltre, hanno spiegato che, prima del 14 novembre sono stati programmati una serie di interventi di manutenzione al pad per la riparazione di piccoli danni ai materiali isolanti, oltre che la ricarica o la sostituzione delle batterie del razzo, dei payloads satellitari della navicella (necessari per la produzione dei dati della missione e la loro ritrasmissione sulla Terra) e del sistema di terminazione del volo del razzo.
A Cape Canaveral, dunque, incrociano le dita in vista del nuovo tentativo di lancio della missione, primo step di Artemis, il nuovo programma spaziale statunitense che, con una solida collaborazione tra la Nasa e l’Esa (l’Agenzia spaziale europea), mira a riportare gli astronauti sulla Luna e a colonizzarla, come prima tappa per un ulteriore salto verso la conquista di Marte.