La Finlandia sarà, con buona probabilità, il primo paese europeo a raggiungere il traguardo delle zero emissioni entro il 2035 e lo farà anche grazie alla space economy, settore nel quale vanta competenze di primo piano in tecnologie chiave per l’utilizzo dello spazio a favore dell’ambiente al fine di combattere il cambiamento climatico, migliorare la gestione del territorio e trovare nuove soluzioni per la sostenibilità.
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Ambizioni mondiali
Per questo la Finlandia sta investendo nella space economy e sta intensificando i suoi rapporti con la comunità scientifica ed industriale di tutto il mondo grazie a Business Finland, l’organizzazione governativa per il finanziamento dell’innovazione e la promozione del commercio, dei viaggi e degli investimenti. Presente sul territorio con 16 uffici regionali e nel mondo con oltre 40 sedi, Business Finland ha portato alcune aziende della sua space economy al Congresso Astronautico Internazionale di Parigi, tenutosi dal 18 al 22 settembre) e ne porterà altre sei allo Space Tech Expo Europe di Brema, in programma dal 15 al 17 novembre.
Iceye, l’occhio sulle inondazioni
Tra le tecnologie di spicco, c’è la costellazione di Iceye, società specializzata in microsatelliti, utilizzata dalle Nazione Unite per un programma di sviluppo che ha aumentato la resilienza alle inondazioni in Ghana. Attraverso le immagini iperspettrali raccolte dai radar ad apertura sintetica di Iceye, è stato possibile verificarne l’estensione e la profondità combinandole con altri dati che hanno permesso di attuare decisioni preventive e, allo stesso tempo, migliorare i programmi di recupero delle aree interessate.
Le immagini che catturano la CO2
L’analisi iperspettrale delle immagini è uno dei punti di forza della space economy finlandese e la Kuva Space ha la costellazione più estesa al mondo che frutta questa tecnologia utilizzando la piattaforma Green Data per trasformare i dati raccolti in informazioni utili per la gestione del territorio e dell’acqua, per il monitoraggio delle emissioni di anidride carbonica misurandone anche il tasso di cattura su larga scala. E proprio sulla cattura della CO2 si basa il procedimento messo a punto in Finlandia dalla Solar Foods.
Solein, la proteina sostenibile
La società di Helsinki ha infatti trovato il modo di produrre una proteina in grado di sostituire la carne, denominata Solein, combinando l’anidride carbonica presa dall’atmosfera con l’acqua e l’elettricità prodotta per idrolisi. In questo modo può essere ricavato cibo proteico simile a quello animale la cui produzione è responsabile di gran parte del consumo di risorse naturali e delle emissioni di CO2. Solar Foods ha ricevuto un finanziamento di 15 milioni dalla Danske Bank Growth ed è tra i vincitori della prima fase del Deep Space Food Challenge Nasa. L’ente spaziale americano conta di utilizzare il Solein per permettere la produzione di alimenti durante le missioni a lungo termine dello spazio. La proteina artificiale della Solar Foods potrebbe inoltre contribuire a migliorare la qualità dell’alimentazione nel mondo.
Modelli di business sostenibili
“Il cambiamento climatico è un problema importante per il genere umano, e siamo felici che le aziende finlandesi della New Space Economy contribuiscano sia con le tecnologie che con l’esempio, che incoraggia gli altri Paesi e le altre aziende a unirsi all’innovazione, a migliorare la gestione delle risorse naturali e limitare l’impatto del cambiamento climatico su scala globale, per rendere il nostro mondo più resiliente nel lungo periodo con lo sviluppo di nuovi modelli di business che producano un impatto netto zero“, ha affermato Markus Ranne, responsabile della New Space Economy di Business Finland.