L’INTERVENTO

Sorveglianza satellitare più forte in Europa: il piano von der Leyen

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La presidente della Commissione europea accende i riflettori sulla necessità di potenziare le infrastrutture critiche continentali. Le tecnologie spaziali chiave per individuare e prevenire minacce

Pubblicato il 05 Ott 2022

Sfruttare al meglio la capacità di sorveglianza satellitare europee per difendere le infrastrutture dei Paesi Ue, dopo gli attacchi ai gasdotti Nord Stream. È questo uno dei cinque punti del piano illustrato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il suo intervento al Parlamento di Strasburgo, nel corso del dibattito sull’escalation della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.

È fondamentale proteggere le infrastruttre Ue critiche, come quelle energetiche e informatiche – ha spiegato von der Leyen -. A tal fine presenterò un piano in cinque punti: primo, essere meglio preparati; secondo, fare uno stress test sulle nostre infrastrutture; terzo, aumenteremo la nostra capacità di rispondere con meccanismi di protezione civile; quarto, usare meglio la nostra capacità di sorveglianza satellitare, che c’è; infine, rafforzare la cooperazione con la Nato”. 

Gasdotti e cavi sono diventati un obiettivo

Gli atti di sabotaggio contro i gasdotti hanno dimostrato quanto sia vulnerabile la nostra infrastruttura energetica – ha osservato la presidente della Commissione europea -. Per la prima volta nella storia recente, le nostre infrastrutture sono diventate un obiettivo. I gasdotti e i cavi sottomarini collegano i cittadini e le imprese europee al mondo. Sono le linee di vita dei dati e dell’energia. È nell’interesse di tutti gli europei proteggere meglio questa infrastruttura critica”. Per poi aggiungere: “Di recente abbiamo approvato una nuova legislazione che rafforzerà la resilienza delle entità critiche dell’Ue. La commissione parlamentare competente la voterà la prossima settimana”.

Stress test per le infrastrutture europee

Il secondo punto del piano mirerà invece a sottoporre le infrastrutture europee a stress test. “Dobbiamo identificare i punti deboli e preparare la nostra reazione a interruzioni improvvise. Lavoreremo con gli Stati membri per garantire stress test efficaci nel settore energetico. A questo dovrebbero seguire altri settori ad alto rischio, come le infrastrutture digitali offshore e quelle elettriche”, ha chiarito von der Leyen. 

“Sfruttare al meglio la sorveglianza satellitare”

In terzo battuta, l’Europa aumenterà capacità di risposta attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Unione, che è già in funzione, “per aiutare gli Stati membri ad affrontare l’interruzione delle infrastrutture critiche, ad esempio con carburante, generatori o capacità di ricovero”, ha sottolineato la presidente della Commissione. Nel quarto punto, si parla di sfruttare al meglio la capacità di sorveglianza satellitare europea, in modo di individuare potenziali minacce. Infine, come detto da von der Leyen al Parlamento europeo, “rafforzeremo la cooperazione con la Nato e con partner chiave come gli Stati Uniti”.

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