RICERCA SPAZIALE

Microgravità, ai nastri di partenza i test di Marscenter e Università di Napoli

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Accordo siglato tra la società spaziale e l’ateneo partenopeo. Al via esperimenti di laboratorio sulla riproduzione delle piante e la prevenzione della salute degli astronauti. Sarà un network di competenze per creare posti di lavoro

Pubblicato il 28 Set 2022

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Dagli esperimenti in laboratorio su come si riproducono le piante nello Spazio ai test per la prevenzione della salute degli astronauti esposti a radiazioni cosmiche: la ricerca scientifica spaziale in condizioni di microgravità è il terreno su cui si svilupperà la collaborazione tra la società spaziale Marscenter e l’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimenti di agraria, biologia, ingegneria elettrica e tecnologie dell’informazione.

La partnership, che vedrà le due realtà unire le forze su un ventaglio di campi e progetti di sviluppo scientifico, è stata suggellata mercoledì 28 settembre con la firma di un protocollo d’intesa tra i rappresentanti del Microgravity advanced research and support centre (Marscenter) e l’ateneo partenopeo. Fondato nel 1988 e conosciuto anche come la “piccola Nasa Italiana”, Marscenter è stato il centro di ricerca più avanzato in Italia e, tra i primi in Europa, nelle operazioni spaziali su payload scientifici e tecnologici e nella ricerca della fisica dei fluidi in condizioni di microgravità.

Ecco quali sono gli sbocchi della collaborazione

Grazie alla neonata collaborazione, esperti e ricercatori delle due realtà lavoreranno gomito a gomito perseguendo un obiettivo comune: condurre attività congiunta di ricerca scientifica spaziale in condizione di microgravità in diverse aree.

In particolare, saranno condotti esperimenti sulle piante e sulla loro riproduzione in ambiente spaziale, così come test incentrati sulla prevenzione e cura dell’osteoporosi e dell’artrite sull’uomo. Non mancheranno poi indagini sulla riparazione del Dna da stress ossidativo in seguito a radiazioni cosmiche per la prevenzione della salute degli astronauti e sperimentazioni su cellule vive mediante tecniche di bioprinting nella prospettiva dell’abitabilità di un villaggio ecosostenibile sulla Luna. Terreno di collaborazione sarà anche il supporto alla robotizzazione di microlaboratori automatici per sperimentazioni multiple.

Un network di competenze con ricadute occupazionali

“Questo accordo – commenta di Giuseppe Morsillo, presidente di Marscenter – apre una prospettiva di fertilizzazione incrociata della ricerca in ambiente microgravitazionale tra Spazio, automazione, botanica e genetica, valorizzando le relative competenze del territorio e creando concrete opportunità di ricadute non solo in termini di conoscenza, ma anche in termini di benefici per la salute e di creazione di posti di lavoro qualificato. Intorno a questo innovativo network di competenze multidisciplinari è intenzione aggregare progressivamente le competenze nazionali ed europee di settore, sia industriale che scientifico”.

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