SpaceX ha fatto richiesta alla Federal Communications Commission per l’utilizzo dello spettro di banda intorno ai 2 GHz per la propria rete Starlink di Internet satellitare al fine di destinarla a utenti mobili “potenziando” i cosiddetti Mobile Satellite Services (Mss).
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I nuovi servizi mobili di Starlink
Si tratta di una tipologia nuova di servizi che SpaceX sta lanciando e dei quali non si conoscono molti dettagli. La richiesta è stata fatta il 25 luglio, ma riguarda evidentemente qualcosa di diverso a quanto SpaceX finora ha offerto visto che la propria rete di Internet satellitare opera in banda Ka e Ku, rispettivamente, tra i 27 e 40 GHz e 12 e 18 GHz, dunque frequenze nettamente più alte. Secondo quanto dichiarato da David Goldman, senior director of satellite policy di SpaceX, questa frequenza permetterà di fornire agli utenti una latenza inferiore ai 50 millisecondi.
Operatività anche su Terra con 2 GHz
L’altro vantaggio operativo è che i 2 GHz permetteranno di utilizzare anche apparecchiature terrestri e i terminali utenti. Dunque si tratterà di un sistema ibrido, non in termini di standard, ma di circolazione del segnale senza avere necessariamente bisogno di uplink e downlink tra la Terra e i satelliti in bassa orbita. Facile ipotizzare dunque che le unità di seconda generazione, che sono in via di ultimazione, sfrutteranno anche questa banda.
Per tutto ciò che si muove
Ulteriori indizi sulle intenzioni di SpaceX e Starlink derivano da due mosse. La prima è l’acquisizione della Swarm Technologies, un operatore Mss a banda stretta che serve dispositivi di piccole dimensioni come wereable e altro secondo il concetto di Internet of Things. La seconda è la licenza accordata dalla Fcc per operare attraverso stazioni terresti in movimento (ESIMSs o Earth Stations in Motion) permettendo dunque la fornitura di servizi a velivoli, natanti e veicoli a motore che possono installare a bordo antenne direzionali.
Dish vede la sfida e risponde
Su questo versante dunque ci sarà sempre più battaglia con gli operatori 5G come Dish Network, con la quale SpaceX sta intrecciando diverse contese legali di fronte al legislatore, ognuno per tutelare la propria forza commerciale. Una di queste è sull’utilizzo della banda 12 GHz. Ed infatti l’opinione della società di Charlie Ergen su questa novità non si è fatta attendere. Ancora una volta attraverso la portavoce Meredith Diers che ha dichiarato “[SpaceX] sta provando ad intimidire l’Fcc per avere ancora altro spettro gratis inseguendo Dish sulle frequenze dei 2 GHz in un tentativo anti competitivo di far male a Dish e deprivare i consumatori”.
SpaceX ottiene 2Ghz, Dish ha già pagato
Ma il resto delle dichiarazioni è ancora più duro. “SpaceX – ha continuato la Diers – una compagnia condotta dall’uomo più ricco del mondo ha già ricevuto autorizzazione dalla Fcc di utilizzare lo spettro dei 15.000 MHz in modo totalmente gratuito. Dall’altra parte, Dish ha acquistato questo spettro di banda per oltre 30 miliardi di dollari, la gran parte versati direttamente al Tesoro degli Stati Uniti. SpaceX – ha concluso – sembra avere il desiderio di utilizzare tutto lo spettro di banda del mondo, fino a quando riesce a manipolarlo gratuitamente”.
Per mettere i bastoni tra le ruote
C’è dunque il fondato sospetto che la licenza richiesta da SpaceX per i 2 GHZ abbia anche – e forse soprattutto – un valore tattico: quello di dare fastidio a Dish dal punto di vista tecnico, restituendo quello che riceverebbe se Dish ottenesse la licenza di operare sui 12 GHz e per il quale l’azienda di Elon Musk è spalleggiata anche da OneWeb. L’intenzione, oltre quella di prendersi i clienti convincendoli che Internet satellitare è meglio del 5G, è probabilmente costringere la Fcc e Dish a intavolare una trattativa che ritagli un modo più netto le frequenze e gli ambiti di mercato. Dish è già presente dal 14 giugno in oltre 120 città degli Usa ed è capace di coprire oltre il 20% della popolazione USA con l’obiettivo di raggiungere il 70% entro un anno.