Avverrà il 13 luglio alle ore 13:13. Stiamo parlando del prima missione di Vega-C, il nuovo lanciatore dell’Esa che avrà come payload principale Lares2, il satellite scientifico dell’Asi progettato dai ricercatori del Centro Fermi e dell’Università la Sapienza di Roma. Lares 2 misurerà con accuratezza l’effetto cosiddetto di trascinamento o Frame-Dragging, una distorsione spazio-temporale prevista dalla teoria della Relatività Generale di Albert Einstein e causata dalla rotazione di un corpo massiccio come la Terra.
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Lares2 con Vega-C dopo Lares1 con Vega
La missione offre spunti ulteriori ai cultori di numerologie, ricorrenze e scaramanzie varie. Il Lares1 fu infatti inviato in orbita proprio sul primo lancio del vettore Vega nel 2012, nel mese di febbraio, giorno 13 e quella volta portò fortuna. Dopo 10 anni, e persino molte delle persone coinvolte allora in quella missione sono ora impegnate anche per Lares2. Tra questi Simone Pirrotta, Program Manager di Lares2 e adesso Direttore di Missione per il Satellite in campagna di lancio. “Questa singolare ricorsività, presente anche nei team coinvolti (me compreso), è solo uno degli aspetti peculiari della missione Lares2. I dati ottenibili da questo ulteriore elemento della famiglia Lageos-Lares consentiranno di consolidare il primato internazionale riconosciuto alla comunità scientifica italiana in questo settore, al quale contribuisce anche il centro Asi ‘G. Colombo’ di Matera come stazione dell’International Laser Ranging Service. In senso più ampio, la missione è anche di interesse in ulteriori settori di ricerca, tra cui la geodesia spaziale e la geodinamica”.
Oltre Lares2, altri sei cubesat a bordo
Intanto il 2 luglio scorso è stato completato l’inserimento di Lares2 all’interno dell’ogiva. Insieme al satellite dell’Asi, viaggeranno sei cubesat, la metà italiani. Tra questi due sono dell’Asi: AstroBio, incaricato di testare una soluzione per rilevare biomolecole nello spazio; Greencube, permetterà il primo esperimento di coltivazioni di vegetali in ambiente estremo oltre la bassa orbita. Il terzo, denominato Alpha, aiuterà a comprendere fenomeni della magnetosfera terrestre come l’aurora boreale. Lo sloveno Trisat-R e i francesi MtCube-2 e Celesta studieranno gli effetti dell’ambiente spaziale sul funzionamento dei sistemi elettronici. E se il payload è a predominanza italiana, non è da meno neppure il Vega-C al cui progetto hanno partecipato 11 paesi, ma il cui general contractor è Avio.
Un progetto europeo a forte impronta italiana
L’azienda italiana ha partecipato anche allo sviluppo dei nuovi motori P120C attraverso Europropulsion, azienda partecipata con ArianeGroup, e che equipaggeranno anche i nuovi vettori Ariane 6. C sta per “common” mentre nel caso di Vega-C sta per “consolidation” poiché le caratteristiche del nuovo lanciatore migliorano quelle del suo predecessore “fornendo al mercato istituzionale Europeo e a quello commerciale internazionale un lanciatore più performante, flessibile e allo stesso tempo più competitivo” come conferma Enrico Cavallini, responsabile Asi dell’Unità Trasporto Spaziale, Infrastrutture Orbitanti e di Superficie ed In-Orbit Servicing. È infatti capace di portare in orbita polare un payload superiore del 50%, da 1,5 a 2,2 tonnellate.
Appuntamento in diretta da Kourou su Asitv
L’Avio, oltre del coordinamento industriale del progetto, si è occupata dell’integrazione e della verifica dei motori, del secondo stadio Zefiro-40, del terzo stadio Zefiro-9 e del quarto stadio Avum+ che, grazie ad una maggiore quantità di propellente liquido, è in grado di immettere più carichi utili su più orbite all’interno della stessa missione permettendo tempi operativi maggiori. Firmati Avio sono il segmento tra il secondo e terzo stadio e il software di volo. Leonardo infine si è occupata degli aspetti della sicurezza mentre la OHB Italia ha realizzato il sistema di rilascio. Vega-C inizierà tra qualche giorno il trasferimento verso la rampa di lancio della base di Kourou, nella Guyana francese. Sarà possibile seguire l’evento in streaming sul sito dell’Asi.