La Puglia guarda allo Spazio dalla Lombardia con Puglia Spaziale, il concorso tra start-up indetto dall’Associazione Pugliesi a Milano, in collaborazione con l’Ufficio dei Pugliesi nel Mondo e la Regione Puglia, che mette in competizione le giovani aziende che puntano ad entrare nel settore aerospaziale non solo in una delle realtà territoriali più importanti in questo campo, come il Distretto Aerospaziale Pugliese (Dap) e il Distretto Tecnologico Aerospaziale (Dta), ma anche nel resto d’Italia.
La Puglia sta dimostrando di essere uno dei cluster più attivi e vivaci nel campo aerospaziale e si prepara ad ospitare a Grottaglie il primo spazioporto italiano, supportato con un finanziamento di 60 milioni di euro. Tale impegno è stato ribadito recentemente dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e destinato ad essere uno snodo fondamentale per il lancio di razzi e vettori orbitali e suborbitali, sia per scopi istituzionali, commerciali e scientifici e anche di turismo spaziale tanto che Virgin Galactic ha già manifestato il proprio interesse e si punta ad intercettare anche SpaceX.
Per partecipare basta iscriversi sulla pagina web. Il concorso si rivolge a start-up già costituite o in fase di creazione, purché siano in possesso di un progetto ben definito e non in fase embrionale. Tutti i partecipanti avranno la possibilità di entrare in contatto con l’ecosistema dell’Aerospazio Pugliese ed italiano e grazie alla presenza del fondo di investimento Primo Ventures si avrà la possibilità di porre il progetto alla portata di investitori e manager.
La giuria incaricata di valutare i progetti presentati dalle start-up è composta da Giuseppe Cataldo (Nasa), Giovanni Dipierro (g-nous), Anna Gregorio (PicoSats), Raffele Mauro (PrimoSpace), Marco Molina (Sitael), Gianni Sebastiano (Exprivia). L’esito della competizione avrà una degna cornice in occasione di un evento che sarà organizzato per il prossimo 26 maggio presso gli ambienti di Copernico Milano Centrale. Saranno presenti rappresentanti del Comune di Milano, della Regione Puglia, degli Aeroporti di Puglia e di tutte le aziende, le associazione e le istituzioni coinvolte tra cui il Politecnico di Milano e il Politecnico di Bari.