Il Lombardia Aerospace Cluster ha avviato una collaborazione permanente con l’ufficio di Houston dell’Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – una volta noto come Istituto per il Commercio Estero – con l’obiettivo di mettere in contatto le aziende aerospaziali lombarde con il mercato americano, in un particolare nella città del Texas, famosa per ospitare nelle sue vicinanze il ‘Lyndon B. Johnson Space Center’, dove la Nasa ha da sempre il centro di preparazione e di controllo per tutte le missione umane.
Il fatturato dell’aerospazio in Lombardia
L’aerospazio lombardo nel 2021 ha fatturato 1,2 miliardi di euro (+15.5%) e rappresenta il 21,2% delle esportazioni dell’intero settore italiano. L’import vale invece il 27,6% ed è stato pari a 885,2 milioni con una crescita dell’83,7%. Verso gli Usa il bilancio della Lombardia aerospaziali è di 92 milioni di esportazioni contro i 287 milioni di importazione. C’è dunque un disavanzo commerciale che è ancora più evidente proprio nei confronti degli Usa e che deve essere riequilibrato utilizzando tutto il potenziale della filiera che può vantare competenze di primo piano nei comparti elicotteristico, spazio e aeronautico. “Nel raggio di pochi chilometri si concentrano, infatti, grandi, piccole e medie imprese altamente specializzate, che, dall’avionica ai materiali, dagli equipaggiamenti alla componentistica e fino ai servizi, sono in grado di produrre, dall’inizio alla fine, elicotteri, aerei e satelliti” afferma il presidente del Lombardia Aerospace Cluster, Angelo Vallerani.
“Questo contatto è nato – continua Vallerani – proprio su richiesta di Ice Houston, che a sua volta riceve in continuazione richieste da parte di operatori americani alla ricerca di aziende italiane del settore aerospaziale. Il nostro obiettivo è far incontrare la domanda di collaborazione e le competenze ben strutturate che il territorio lombardo sa esprimere”. Per aprire questo canale, il Lombardia Aerospace Cluster metterà a disposizione dell’Ice di Houston una pagina sul proprio sito Internet mentre nella città del Texas sarà attivato uno sportello che offrirà attività di consulenza e promozione alle imprese aerospaziali italiane, gratuitamente per quelle con meno di 100 dipendenti. “Vogliamo spalancare le porte alle Pmi che desiderano esplorare il mercato americano e lo facciamo raccontando ogni settimana nuove storie di imprese italiane di successo, avviando iniziative, bandi e fiere di settore per includere più attori possibili in Italia” afferma Patrick Fitzgerald, Aerospace Specialist dello Houston Office Ice.
Esiste dallo scorso anno anche un altro strumento per mettere in comunicazione le imprese lombarde e quelle americane: è la piattaforma Aerospace Matchmaking Interceptor (Ami), sviluppata dal Cluster aerospaziale lombardo all’interno di un progetto messo a disposizione del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio. “Abbiamo iniziato per ora con il profilare i nostri soci sotto diversi aspetti. AMI ha la peculiarità di analizzare le imprese sotto tre componenti differenti: prodotti, tecnologie e servizi. Il risultato della ricerca effettuata sulla piattaforma può, perciò, spingersi ad un livello molto profondo di specificità, riuscendo così ad intercettare necessità molto dettagliate” spiega Paola Margnini, Cluster Manager del Lombardia Aerospace Cluster. “Queste ricerche possono essere intercettate facilmente anche dagli operatori americani, dato che la Piattaforma AMI è navigabile sia in italiano che in inglese. Il che rappresenta un’interessante opportunità di visibilità anche e soprattutto per le piccole e medie imprese. Grazie ad Ami queste skill potranno viaggiare al di là dell’Oceano, fino negli USA, solamente grazie ad un click”, conclude Massimo Maronati, Coordinatore Business Networking del Lombardia Aerospace Cluster.