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Space economy e cybersecurity, il new business passa dalla “convergenza”

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Intelligenza artificiale, machine learning e quantum computing le tecnologie più promettenti per aumentare la difesa di dati e infrastrutture e mettere a punto servizi innovativi. Determinante la spinta all’ecosistema italiano: pmi e startup fucine di idee e competenze

Pubblicato il 24 Feb 2022

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La cybersecurity come asset della new space economy: il futuro è già scritto. Non può esserci evoluzione dell’economia spaziale senza un rafforzamento della sicurezza cyber anche e soprattutto in considerazione dell’evoluzione del comparto che vede sempre più attori in campo e investimenti al rialzo nonché una proliferazione di dati e informazioni a ritmi da record. La cooperazione fra i due mondi, quello dello space e quello della cybersecurity si toccherà sempre più con mano anche sul fronte del business. Già molte le partnership e le collaborazioni in atto. Queste le questioni affrontare in occasione del webinar “Space economy, come ampliare il giro d’affari?”

Il tema della sicurezza dei dati e dei centri di controllo è fondamentale. La problematica di sicurezza che si va profilando è che la sicurezza dei dati deve necessariamente fare il paio con la safety delle piattaforme. Bisogna bilanciare le esigenze in termini di procedure di sicurezza e operatività, ossia trovare un equilibrio”, ha sottolineato Mariarosa Argentiero, Space Operation & Satellite Engineer al Ministero della Difesa. “Il settore ha registrato e registra una grande evoluzione: ad esempio si è molto evoluta la struttura dei centri di controllo, da sistemi chiusi in spazi fisici a sempre più remotizzati e gestiti anche sul cloud, su piattaforme private e pubbliche. È evidente che anche in questo caso servono adeguate policy differenziando fra esigenze militari e governative da un lato e interessi commerciali dall’altro. Il vulnerability assesment sui sistemi spaziali non è sempre replicabile per tutte le realtà e bisogna mettere tutti in condizione di usare efficientemente i sistemi. E bisogna anche considerare i rischi in termini di vulnerabiliy, quindi in molti contesti è necessaria la security by design”.

Punta a fornire assistenza e consulenza alle aziende sia per l’avvio di nuovi business sia per l’accesso ai fondi, a partire da quelli del Pnrr, ma anche per rafforzare la propria posizione di mercato, P4i che da un anno ha avviato una practice nel settore aerospaziale. “Puntiamo ad aiutare il formarsi di nuove realtà e i consolidamento di quelle esistenti – ha spiegato Giulia De Rossi, Space Security Consultant presso Partners 4 Innovation -In Italia lo Spazio è ancora percepito come settore di nicchia ‘tecnocratico’: è indispensabile un orientamento di tipo economico per poter sfruttare appieno le opportunità come ad esempio quelle dei bandi”. De Rossi ha evidenziato che “le aziende riscontrano difficoltà a comprendere il potenziale bacino downstream e a captare opportunità di business che derivano dal New Space e dall’applicazione dei dati satellitari che si allargano a settori come monitoraggio infrastrutturale, settore marittimo e dell’agricoltura e tanti altri. Vogliamo capire quali sono vulnerabilità, punti di forza e necessità degli attori coinvolti ponendoci come tramite fra realtà spaziali e non e reperire informazioni utili”. Secondo De Rossi il quantum computing rappresenta la prossima frontiera tecnologica: “Si potranno simulare scenari complessi. E se è vero che da un lato i computer quantistici potrebbero essere usati per violare i sistemi algoritmici grazie all’enorme capacità computazionale dall’altro il quantum permetterebbe di mettere a punto sistemi crittografici che non si vanno più a basare sucalcoli matematici ma sulle leggi inviolabili della fisica”.

Tornando al business Raffaele Mauro, Partner di Primo Space, il primo fondo italiano ed europeo dedicato alla space economy e operativo da poco più di un anno, ha fatto il punto sulle iniziative del fondo, che ha in pancia 86 milioni di euro ed ha già investito su 7 realtà. “Puntiamo su tutta la filiera, dall’upstream, al downstream fino alla catena del valore della fornitura di materiali. Il venture capital è importante: fino a qualche tempo fa investire nello Spazio era considerati rischioso, costoso e complesso, ma negli ultimi 4 anni abbiamo assistito al raddoppio annuale del volume degli investimenti e a un maggior coinvolgimento degli attori privati. Dopo la prima onda dei ‘baron’i dello Spazio –i Bezos e i Musk – è la volta di un’ondata di astro-imprenditori che si è già agganciata al rinnovamento dell’economia dello Spazio anche producendo alcune trasformazioni fondamentali. Lo Spazio sta diventando una mega industria, dove altre tecnologie e settori vanno a collocarsi”.

Annamaria Nassisi, Manager Space Economy Observation and Navigation in Thales Alenia Space ha acceso i riflettori sui progetti e sulle partnership e anche sul ruolo dell’azienda nel campo del sostegno alla filiera, dalle pmi fino alle startup.La Cybersecurity non è questione nuova nel campo dello Spazio, già 10 anni fa se ne parlava. Ma oggi si assiste a una ‘ contaminazione’ con la parte digitale, nel downstream e anche nell’upstream. E poi a una ‘democratizzazione’, con un accesso al mercato da un numero crescente di industrie”. È di pochi giorni fa l’annuncio della partnership con Rina “per utilizzare al meglio le nostre tecnologie e per una visione strategica sull’utilizzo dei fondi Pnrr nell’ambito del consolidamento di filiere strategiche e lo sviluppo di iniziative congiunte negli ambiti della space economy. Thales Alenia Space Italia e Rina collaboreranno anche all’elaborazione congiunta di proposte in ambito Agenzia Spaziale Europea e Unione Europea relative a nuovi materiali e processi per lo spazio, nonché nei settori della cybersecurity e della sicurezza delle informazioni nei programmi spaziali”.

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