Gli enti di difesa e intelligence possono e devono rivolgersi al privato per le immagini satellitari, ma l’attuale sistema di acquisizione dei contratti impedisce loro di trarre vantaggio da un mercato fiorente e tecnologicamente avanzato. A questa conclusione giunge lo studio intitolato ‘Commercial Space Remote Sensing and Its Role in National Security’ condotto dal Center for Strategic and International Studies (Csis), ente di ricerca di studi strategici no profit di Washington DC, e finanziato da società specializzate nell’acquisizione di immagini satellitari come Hawkeye360, Planet e Umbra.
Secondo il Csis c’è una fascia di servizi legata all’acquisizione delle immagini che, per il livello tecnologico, interesse e definizione, è necessariamente gestito da satelliti posseduti direttamente da enti governativi come il National Reconnaissance Office, il National Geospatial Intelligence Agency e lo Us Space Force. Tuttavia molte delle esigenze da parte di questi enti possono essere soddisfatte da fornitori esterni secondo un business model basato sui servizi, risparmiando così denaro pubblico e delegando al settore privato il rischio finanziario e di impresa di costruire costose costellazioni di satelliti.
“La sfida per la comunità militare e di intelligence è comprendere come utilizzare la capacità commerciali per acquisire un vantaggio militare” recita lo studio scritto dagli analisti Todd Harrison e Matthew Strohmeyer. “Uno dei maggiori ostacoli per il governo degli Stati Uniti per accedere effettivamente alle capacità spaziali private è il sistema di acquisizione dei contratti. Acquistare servizi spaziali piuttosto che satelliti dà alle aziende private un incentivo maggiore ad abbassare i costi e ad accrescere le proprie capacità per trovare più clienti”
Lo studio suggerisce agli enti governativi fondamentalmente due approcci: il primo è acquistare singolarmente immagini e prodotti quando servono; il secondo è sottoscrivere contratti di abbonamento a società che raccoglie dati, dando al governo accesso pieno se non esclusivo. Il Csis cita il National Reconnaissance che ha iniziato ad acquistare spazi radar commerciali da diversi fornitori. Un primo passo nella giusta direzione, ma ancora piccolo poiché con una portata limitata e riguardante una piccola fetta dei servizi dei quali gli enti governativi potrebbero giovarsi e che già oggi offrono un livello tecnologico elevato. Anzi, in alcuni i casi taluni servizi commerciali arrivano sul mercato prima di quelli sviluppati da agenzie governative.
“Una volta stabilita una strategia per utilizzare i sistemi commerciali – conclude lo studio – il finanziamento sarà semplice da giustificare e il Congresso sta spingendo la Space Force per fare questo”.