La Cina aumenterà gli investimenti in ricerca, infrastrutture e formazione per il settore aerospaziale nei prossimi 5 anni. È quanto emerge dal ‘China’s Space Program: A 2021 Perspective’, il libro bianco pubblicato dall’Ufficio per l’Informazione del Consiglio di Stato cinese con il quale la superpotenza orientale delinea i propri programmi per lo Spazio nel prossimo quinquennio.
Si tratta del quinto libro bianco del genere dopo quelli del 2000, 2006, 2011 e 2016 e chiarisce – se ce ne fosse ancora bisogno – che l’industria dello spazio è un elemento portante della strategia nazionale precisando che la Cina si attiene all’esplorazione e all’utilizzo della spazio per scopi pacifici. La Cina inoltre intende continuare il dialogo sulla governance dello spazio, in primo luogo con Stati Uniti e Russia, ma anche con le organizzazioni internazionali pertinenti e altre nazioni protese verso lo sfruttamento sempre più intenso delle risorse suborbitali. Alla luce di questo processo, tale tema sta assumendo un’importanza sempre maggiore e sta già vedendo le prime schermaglie, alcune diplomatiche e altre ancora persino di fronte agli enti competenti come l’Office for Outer Space Affairs dell’Onu (Unoosa).
Tra i risultati illustrati, ci sono la piena operatività sia di un apparato di osservazione della Terra ad alta risoluzione sia del sistema di navigazione BeiDou sin dal 2016. Ovviamente citata è la missione Shenzhou-13 che ha 3 astronauti a bordo del modulo centrale Tianhe e durerà 6 mesi, come nessun’altra missione con equipaggio cinese era mai stata. Ma il programma più importante che sarà completato nel 2022 è la nuova stazione spaziale orbitale, dopo il lancio di due moduli scientifici, che rafforzerà la presenza della Cina nel cosmo e dove il Dragone promette di compiere osservazioni astronomiche, studi sulle scienze della Terra, attività di ricerca ed esperimenti scientifici spaziali. A questo proposito, verrà intensificata l’attività di formazione, selezione e addestramento per gli astronauti, anche per i voli congiunti e per gli altri campi.
Altro progetto che riguarda il prossimo quinquennio è la costruzione della nuova base lunare. Anche per questo obiettivo la Cina afferma di essere pronta ad accogliere partner internazionali per partecipare, a qualsiasi fase e ad ogni livello, alle attività di costruzione e ricerca che riguardano questa nuova ambiziosa missione. La Cina vuole inoltre espandere i rapporti di cooperazione anche per l’esplorazione asteroidale e interplanetaria. Nel documento redatto da Pechino è citata anche l’Italia che nei prossimi 5 anni sarà, insieme ad altri paesi tra cui Brasile e Pakistan, partner di Pechino per l’ingegneria e le tecnologie militari.