Space economy, sfide e opportunità per il new business: si intitola così l’evento organizzato da P4I-Digital360 (PER ISCRIZIONE E AGENDA CLICCARE QUI) che punta ad accendere i riflettori sui fondi messi a disposizione nell’ambito del Pnrr e soprattutto sulle chance che si aprono per le aziende della filiera dell’Ict, fra quelle potenzialmente più promettenti in termini di ritorni derivanti dal lancio di progetti e iniziative nel campo dell’economia dell’aerospazio.
Secondo i risultati di un’indagine appena presentata dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, l’Italia si piazza al secondo posto per incidenza della ricerca e sviluppo, al quarto per l’export e settimo nel G20 per budget di spesa pubblica in rapporto al Pil. Le imprese mappate sono 286, aziende “giovani” nate dopo gli anni Duemila. Ed è proprio su startup e Pmi che sono puntati i riflettori del new business. Ma per sfruttare tutte le opportunità offerte dalla combinazione di tecnologia digitale e spaziale, è necessario agire per tempo. La questione dell’accesso ai fondi è dunque dirimente: a quanto ammontano quelli del Pnrr e quelli messi in campo dall’Europa attraverso altri progetti? Come fare ad ottenerli?
Ne parliamo insieme a un team di esperti il 27 gennaio alle ore 12.00 in occasione del webinar “Space economy, sfide e opportunità per il new business” (PER ISCRIVERSI CLICCARE QUI). A moderare i lavori il direttore di CorCom, Mila Fiordalisi. Saranno presenti: Angelo Cavallo, Direttore dell’Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano, Gabriele Faggioli, ceo del Gruppo Digital360, Ivan Fino, , esperto di diritto dello spazio extra-atmosferico, Viviana Iavicoli, ricercatrice presso l’Istituto di Studi Giuridici Internazionali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isgi-Cnr) e Francesco Ventre, ceo di Walle Mobility.