“L’aerospazio nel Lazio vuol dire sicurezza, sviluppo, ricerca, occupazione di qualità, futuro per i giovani. Il nostro impegno è quello di valorizzare questa eccellenza nel territorio e farne sempre di più un fattore cruciale per lo sviluppo sostenibile delle nostre città e della nostra economia. La nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027 ci dà risorse importanti per confermare il Lazio come un’eccellenza nell’aerospazio a livello mondiale”: il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha acceso i riflettori sul ruolo forte che la regione intende giocare negli anni a venire in occasione del Forum “Lazio, regione dello Spazio” organizzato da Lazio Innova, l’Agenzia regionale per l’innovazione presente all’Expo 2020 di Dubai che è con tutta una serie di eventi che proseguiranno fino a marzo del 2022.
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Il giro d’affari del Lazio nel settore dell’aerospazio
Il settore dell’aerospazio nel Lazio impiega 23.500 persone e 3mila ricercatori e vanta 10 grandi istituti di ricerca, 5 miliardi di fatturato annuo e 2 miliardi di esportazioni. Nella regione è presente inoltre il Distretto tecnologico aerospaziale del Lazio (Dta) – istituito nel 2004 da un Accordo quadro firmato dal Ministero della Ricerca e dalla Regione Lazio –fra i soci fondatori del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (Ctna) nato nel 2012. E, ancora, le società laziali sono in prima linea nella partecipazione a due importanti Programmi europei legati all’osservazione dello spazio e della Terra: Copernicus, il programma dell’Ue di osservazione della Terra istituito nel 2001 e finalizzato a fornire entro il 2021 la capacità all’Ue di agire autonomamente nel settore della sicurezza e dell’ambiente tramite le rilevazioni satellitari; Galileo, il Sistema di navigazione satellitare globale dell’Unione europea (Gnss), uno dei più grandi e più ambiziosi progetti europei nati dal collaborazione dell’Unione europea con l’Agenzia spaziale europea (Esa) per creare un sistema di navigazione satellitare. Nel Lazio, in particolare, sono presenti i principali Lsi (Thales Alenia Space, Avio e Telespazio), tutte aziende partecipate/controllate da Leonardo, che operando in maniera sinergica con le Pmi del territorio, l’università e la comunità scientifica e che con l’ausilio dell’azione pubblica hanno raggiunto risultati di eccellenza a livello globale, grazie anche al ruolo significativo svolto dal Distretto e dal Cluster nazionale nel promuovere filiere lunghe di innovazione.
Colleferro città dello Spazio 2022
L’incontro che oltre a rappresentanti istituzionali ha visto in campo i principali colossi del settore, ha fatto da palco anche alla presentazione di “Colleferro Città dello Spazio 2022”. Il prossimo anno il comune della provincia di Roma – “roccaforte” della più importante industria aerospaziale italiana, Avio, e paese natale del lanciatore Vega – avrà la presidenza della Comunità delle Città d’Ariane (Cva), l’associazione europea delle città spaziali fondata nel 1988, ricevendo il testimone dall’Area metropolitana di Bordeaux.
“Il Lazio ha tutte le carte in regola per vincere questa sfida – ha sottolineato Paolo Orneli, assessore regionale allo Sviluppo Economico e Innovazione – per cambiare il mondo con le sue piccole e grandi imprese, i suoi ricercatori e i suoi giovani talenti. In questo quadro Colleferro, con le sue industrie radicate nel territorio da oltre un secolo che sono parte integrante della sua identità, rappresenta un’eccellenza assoluta a livello europeo in questo settore che merita a pieno titolo il ruolo di Capitale europea dello Spazio che ricoprirà l’anno prossimo“.