L’ANALISI

Geopolitica dello Spazio: per Ue e Nato è tempo di “divergenza convergente



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Secondo gli analisti di Novaspace la necessità di cooperazione internazionale è più urgente che mai. Gli sforzi diplomatici, la pianificazione operativa congiunta e la collaborazione industriale saranno fondamentali per realizzare il pieno potenziale della partnership e andare oltre la semplice intesa politica

Pubblicato il 27 set 2024



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Lo Spazio sta diventando un dominio sempre più conteso. E la necessità di una cooperazione internazionale come quella proposta per la cooperazione Ue-Nato è più urgente che mai. È quanto osservano, in sintesi, gli analisti di Novaspace, sebbene le due organizzazioni abbiamo un approccio allo Spazio da prospettive distinte, modellate dai loro principi e priorità fondamentali. Ecco perché per una loro partnership in orbita si parla di “divergenze convergenti”.

Come è noto, la prospettiva dell’Ue si riflette nelle sue politiche che rafforzano la competitività e l’innovazione nel settore spaziale, come le iniziative Cassini, Horizon e Fundamental Elements Calls. Anche se gli investimenti in sicurezza con la costellazione Iris 2 e nel programma Govsatcom destinato a scopi di difesa e commerciali.

L’approccio dell’Alleanza atlantica allo Spazio è invece guidato dalla valutazione delle minacce e da considerazioni di sicurezza, senza la stessa flessibilità finanziaria e le capacità infrastrutturali dell’Ue. La Nato non possiede capacità proprie, ma richiede la condivisione e la messa in comune delle capacità dei suoi Stati membri. Tuttavia, la Nato è fermamente decisa a sfruttare lo Spazio per la difesa.

Vantaggi strategici

Secondo gli esperti della nuova società di consulenza nata Euroconsult e SpaceTec Partners, sfruttando i loro punti di forza complementari, entrambe Ue e Nato possono migliorare la loro sicurezza collettiva e i loro vantaggi strategici.

“Gli sforzi diplomatici, la pianificazione operativa congiunta e la collaborazione industriale saranno fondamentali per realizzare il pieno potenziale di questa e altre partnership e permetteranno all’Ue e alla Nato di andare oltre il semplice flirt politico. Stabilendo solidi canali diplomatici per la conoscenza condivisa della situazione, entrambe le organizzazioni possono allineare le loro strategie e anticipare e rispondere alle minacce comuni, avvicinandosi così a una significativa integrazione delle capacità”.

Investimenti in aumento

“In un panorama di sicurezza in deterioramento, l’ambiente spaziale sta diventando sempre più conteso e congestionato, con capacità di guerra spaziale in rapido sviluppo che mettono a rischio i beni sovrani. Ciò sta determinando una forte crescita dei bilanci governativi globali per la difesa e la sicurezza spaziale, che sono raddoppiati nell’ultimo decennio, passando da poco meno di 25 miliardi di dollari nel 2013 a oltre 50 miliardi di dollari nel 2023”.

Sicurezza nello Spazio

Nel frattempo, tanti governi hanno fatto dello Spazio una pietra miliare delle loro strategie di difesa, tra cui la Nato e l’Ue, due delle più grandi strutture internazionali dell’Occidente. Ambedue le organizzazioni hanno iniziato a cooperare per la sicurezza nello Spazio, ma fino a che punto può spingersi l’integrazione tra organizzazioni con obiettivi così diversi, una militare e focalizzata sulla sicurezza e l’altra, intrinsecamente civile e commerciale? “Una maggiore collaborazione tra le due organizzazioni apre la strada a vantaggi reciproci, ma può causare attriti, date le profonde differenze di finalità e cultura”, evidenziano da Novaspace

Sviluppo industriale

Il percorso della partnership Nato-Ue in orbita però rimane impegnativo: “Se da un lato le esercitazioni congiunte nello spazio possono migliorare la preparazione e il coordinamento operativo, dall’altro può persistere la paura di perdere la presa sulla sovranità degli Stati – fanno notare da Novaspace -. Pertanto, allineare le ambizioni industriali e sfruttare investimenti coordinati nella tecnologia spaziale è un buon primo passo per andare in questa direzione, poiché promuoverà l’innovazione integrata nello Spazio e guiderà lo sviluppo industriale per la Nato e gli Stati membri dell’Ue”.

Settore competitivo

In prospettiva, “la collaborazione tra la Nato e l’Ue nel settore spaziale è promettente non solo per migliorare le proprie capacità strategiche e di sicurezza, ma anche per creare un precedente di cooperazione internazionale in un settore sempre più competitivo – spiegano da Novaspace -. Affrontare le sfide attuali e future della difesa spaziale, concentrandosi sulla costruzione della fiducia e sull’allineamento degli obiettivi strategici, sarà cruciale per navigare nelle future complessità della sicurezza spaziale per entrambe le organizzazioni”.

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